Botta e risposta

Sanremo, il sindaco vuole vietare la piazza ai “free vax”. La risposta del Movimento Imprese Italiane: «Discriminazione gravissima»

«Va contro l'articolo 17 della Costituzione italiana. Agiremo nelle sedi opportune»

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Sanremo. «Una gravissima discriminazione contro gli esseri umani, una menzogna clamorosa, e una possibile violazione totale dell’articolo 17 della costituzione italiana». Lo dichiara il Movimento Imprese Italiane in merito alle dichiarazioni del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che, all’indomani della manifestazione contro il governo Draghi e la politica sanitaria italiana in piazza Colombo, ha dichiarato al Secolo XIX che non permetterà un bis.

Maurizio Pinto e Alessio Graglia, fondatori del movimento, stanno valutando «insieme ai nostri legali, di portare in tribunale il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri dopo le dichiarazioni rilasciate al Secolo XIX, che non soltanto ha dichiarato il falso, in quanto la manifestazione in questione, svoltasi in piazza Colombo a Sanremo sabato 22 gennaio, era contro le politiche del Governo Draghi e non certo contro i vaccini, ma ha anche gravemente discriminato una categoria intera di persone».

«Evidentemente non è servito dichiararci pubblicamente e per l’ennesima volta a favore della libera scelta di ogni individuo e dunque FREE VAX come si dice in gergo – aggiungono – E come riportato da tutti i quotidiani locali della provincia, circa il discorso del vaccino contro il Covid-19. Il sindaco di Sanremo ha voluto etichettarci comunque dichiarando il falso».

Continuano: «Ci mettiamo in questo momento per un attimo nei panni di coloro che sono realmente contro i vaccini, e cioè sono per l’appunto no vax, o degli omosessuali o di altre minoranze e immaginiamo come si possano sentire dopo dichiarazioni simili.
Parole gravissime quelle proferite dal primo cittadino di Sanremo che saranno valutate attentamente dai nostri legali».

«Ma il sindaco evidentemente non conosce l’articolo 17 della costituzione italiana (e non conosce nemmeno l’articolo 12 e l’articolo 18)», concludono, citando l’articolo che tutela il diritto dei cittadini di riunirsi e manifestare in modo pacifico.

 

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