Riduzione delle attività delle imprese di pesca tra i punti del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi
Genova. Nella mattinata di oggi si è svolta un’altra seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:
Riduzione delle attività delle imprese di pesca italiane
E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 355, presentato da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dal collega del gruppo Luca Garibaldi, che impegna la giunta a farsi parte attiva presso la Commissione Europea per scongiurare il taglio del 40% di giornate lavorative delle imprese di pesca in quanto avrebbe pesantissime ripercussioni anche nel settore della ristorazione e turismo. Nel documento si ricorda che ci sono già state la riduzione del 20% di sforzo di pesca attuata dall’Italia in 3 anni e la demolizione della flotta di oltre il 16% nell’ultimo decennio. Il 12 giugno si era svolta la giornata nazionale di protesta della pesca italiana con manifestazioni nei porti italiani e concentrazioni a Mazara del Vallo e a Venezia.
L’assessore alla pesca Alessandro Piana ha ricostruito gli interventi assunti in merito dalla giunta, capofila delle altre Regioni, presso il ministero competente per risolvere la questione.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), Sandro Garibaldi (Lega Liguria-Salvini) Stefano Balleari (FDI) hanno annunciato voto favorevole e Claudio Muzio (FI) ha chiesto di sottoscrivere il documento.
Punto di primo intervento di Cairo Montenotte
Con 7 voti a favore (minoranza) e 15 contrari è stata respinta la mozione 34, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad attivarsi presso Asl 2 per avere garanzie sulla riattivazione del Punto di Primo Intervento di Cairo Montenotte e sui tempi certi della riapertura. Nel documento si ricorda che gli infermieri, già assegnati al Punto di Primo Intervento e dirottati da marzo 2020 all’ospedale San Paolo di Savona a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid– 19, hanno inviato alle istituzioni un appello per la riapertura del Punto di Primo Intervento di Cairo almeno per 12 ore e ha ricordato, in proposito, anche una riunione dei sindaci del 5 gennaio scorso in cui è stata ribadita la necessità del polo in Val Bormida.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha richiamato la minoranza ad una visione più organica della progettazione sanitaria. Luca Garibaldi e Sergio Rossetti del gruppo Pd-Articolo Uno e Fabio Tosi (Mov5Stelle) hanno espresso parere favorevole alla mozione. Claudio Muzio (FI) è intervenuto a difesa della politica sanitaria regionale. Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) ha rilevato che la situazione attuale non consente questa riapertura, ma si è dichiarato disponibile ad un confronto sul tema. Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato l’assenza di un disegno della giunta sulla sanità. Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha criticato alcuni aspetti dell’impugnativa della mozione.
Precariato nel mondo del giornalismo
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad attivarsi presso il governo e i soggetti competenti per arrivare all’abolizione della fattispecie contrattuale Co.Co.Co. per la professione giornalistica e per chiedere che si concludano al più presto i lavori al tavolo istituito sul tema dell’equo compenso dei
collaboratori. Nel documento si ricorda che, secondo la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) nel mondo dell’informazione circa 3 giornalisti su 4 hanno contratti di lavoro precario. Cioè inquadrati come CoCoCo o partita Iva sia nelle piccole testate e che nei grandi gruppi editoriali.