Battaglia legale

Pigna, mancata realizzazione di allevamento di capre e caseificio: imprenditore pronto a chiedere 20mln di risarcimento al Comune

Il 16 febbraio il Tar ligure si pronuncerà sulla richiesta di annullamento delle delibere impugnate

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Pigna. Andrea Littardi, 75 anni, imprenditore ed ex segretario comunale nei Comuni di Dolceacqua, Isolabona ed Apricale, chiederà al Comune di Pigna un risarcimento da 20 milioni di euro nel caso in cui il Tar, nel ricorso contro la mancata autorizzazione a realizzare un allevamento di capre e un caseificio, per i quali in passato era stata deliberata la pubblica utilità dell’opera, dovesse dargli ragione.

Littardi ha impugnato davanti al tribunale amministrativo ligure due delibere dell’attuale amministrazione comunale, retta dal sindaco Roberto Trutalli. In particolare, un atto riguarda la negata autorizzazione alla realizzazione dell’opera, l’altra il “declassamento” a zona boschiva dell’area individuata quale sede dell’azienda, che l’imprenditore avrebbe deciso di creare nei primi anni Duemila.

L’azienda agricola ora è intestata alla figlia di Littardi, Elisa, ma l’ex segretario comunale ha deciso ugualmente di portare avanti la battaglia legale nei confronti del Comune. Ora l’imprenditore attende il 16 febbraio, giorno in cui il Tar si pronuncerà sulla richiesta di annullamento delle delibere contestate. «Nel frattempo – spiega Littardi – Con i miei legali abbiamo quantificato i danni, nei quali rientrano il danno emergente e quello di immagine, il lucro cessante e potremmo ancora continuare. Preciso che i mancati guadagni sono calcolati a fronte di una mancata attività, che quantifichiamo in 1,5 milioni all’anno per dodici anni, a cui si aggiungono la differenza di prezzo tra costruire allora e costruire oggi e l’incidenza dell’Iva, che è passata dal 19 al 22 per cento». E ancora: «Vanno poi aggiunti i costi per reperire il latte in Piemonte e i contributi pubblici, e soprattutto privati, che ho perso, non potendo concludere l’operazione. I danni sono tutti documentabili».

Statuto comunale alla mano, Littardi dichiara che, qualora il parere del giudice fosse favorevole, a risarcire i danni quantificati all’azienda potrebbero essere chiamati direttamente i funzionari e gli amministratori comunali interessati.

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