La polemica

Piano territoriale regionale, Lista Toti Liguria: «Mira a creare lavoro, crescita e sviluppo»

«Sono contenute le tutte le priorità che il territorio ha indicato e che sono state elaborate nella soluzione migliore possibile per andare incontro alle esigenze di tutti»

riviera24 - Regione Liguria

Genova. «Sembrava strano che qualcuno di nostra conoscenza non fosse ancora intervenuto per ricordarci quanto sia facile amministrare una regione ‘con i se e con i ma’, aiutandosi di tanto in tanto con una bacchetta magica. – dichiara il gruppo consiliare in Regione della Lista Toti Liguria – E infatti, puntualmente, in occasione della presentazione del nuovo Piano territoriale regionale, non sono mancate le bizzarre osservazioni del candidato presidente meno votato della storia, stiamo parlando, ovviamente, di Ferruccio Sansa».

«In una lunga dissertazione sui social il nostro baldo oppositore si scaglia contro il nuovo documento di pianificazione strategico di cui la nostra Regione ha finalmente scelto di dotarsi, un documento che, vale la pena sottolinearlo, era atteso da oltre 20 anni e che, ‘casualmente’, è maturato solo sotto l’amministrazione di Giovanni Toti. – proseguono i consiglieri arancioni – Sansa prosegue senza mezzi termini che il nuovo Piano territoriale rappresenta un ‘balzo di vent’anni, ma indietro nel tempo’, sostenendo che è ritornato il famigerato ‘Partito del cemento’ (è una perifrasi alla quale deve essere molto affezionato) e che (udite, udite!) il Piano preveda, citiamo testualmente, ‘più strade, più porticcioli e più riqualificazione dell’entroterra’! Un vero disastro per una regione che vuole ammodernarsi ed essere competitiva nella fruizione dei servizi ai cittadini e ai turisti, hai proprio ragione, caro Ferruccio».

«Vogliamo mettere da parte l’ironia per un attimo e spiegare al consigliere di minoranza che dentro a questo Piano sono contenute le tutte le priorità che il territorio ha indicato e che sono state elaborate nella soluzione migliore possibile per andare incontro alle esigenze di tutti. – dice ancora il gruppo consiliare arancione – Quello approntato dall’assessore all’Urbanistica Marco Scajola e da questa Giunta regionale è un piano di prospettiva, che mira a creare lavoro, crescita e sviluppo, senza che nessuno venga lasciato indietro. L’entroterra della nostra Regione verrà valorizzato come mai accaduto prima, (ci par di capire che Sansa critichi senza aver letto il Piano) attraverso l’individuazione di poli attrattivi che diventeranno dei veri e propri hub di servizi per i cittadini, mentre l’apertura di start-up innovative consentirà di combattere lo spopolamento dei paesi dell’interno, rilanciando l’economia e il lavoro. Da quando si è insediata questa Giunta, inoltre, la rigenerazione urbana è diventato uno degli obiettivi più perseguiti dalla buona politica che abbiamo messo in atto, mentre per quanto riguarda il consumo del suolo fa davvero sorridere dover ricordare al consigliere Sansa che la Liguria, in questo ambito, è risultata essere la regione italiana con il minor consumo di suolo, e a dirlo non siamo noi, ma l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) che ha condotto i monitoraggi assieme alle Agenzie per la Protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome».

«Comprendiamo bene che Sansa avesse in mente una Liguria diversa: spenta, triste, senza opere. – conclude il gruppo consiliare della Lista Toti – Ma i liguri hanno capito quale direzione avrebbe preso la loro regione e, nelle urne, hanno saggiamente deciso di svoltare verso il futuro, lasciando da parte quella politica che in tanti anni di malgoverno aveva solamente contribuito a creare decrescita e tristezza per un territorio che invece ha potenzialità e mezzi per brillare sempre di più».

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