Pigna. «Si sta consumando l’ennesima gestione fallimentare di istituzioni pubbliche importanti, consumati da giochetti politici che fanno male all’economia locale». Confesercenti interviene sulla vicenda della gestione del Parco Alpi Liguri e degli interventi dei sindaci di Triora e Pigna.
«Abbiamo esempi molto vicini di Enti Parco che sono veri motori, un gioiello in termini di tutela ambientale e valorizzazione turistica delle montagne e delle valli, catalizzatori di fondi europei, di progetti comunitari, di scambi e collaborazioni transfrontalieri. Cose concrete che servono a tutta la comunità, che aiutano le imprese a reggere il fenomeno della distanza dai grandi centri abitati, che potenziano le infrastrutture di collegamento. Tutto questo non è mai avvenuto nel nostro parco, ente che non è mai decollato e ha sempre avuto gestioni in difficoltà. Recentemente la Regione Liguria ha rafforzato gli organici, creato nuovi progetti, ma la situazione per i cittadini e le imprese non è cambiata. Il Parco non dialoga con il territorio, non sviluppa rapporti con le associazioni di categoria, è autoreferenziale, è chiuso a guscio nel suo nido» – fa sapere Confesercenti.
«Auspichiamo che la Regione voglia aprire le porte, che i Comuni interessati trovino una coesione, che si possa lavorare in modo collegiale, che tutti possano portare il proprio contributo per rilanciare uno dei Parchi a maggiore potenzialità di sviluppo. Confesercenti è disponibile a dare il proprio contributo in particolare nel settore del turismo outdoor e promozione dei nostri borghi, se qualcuno ha piacere di chiamarci» – dice Sergio Scibilia.
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