Parcheggi ed espropri

Imperia, consiglio comunale tra museo navale e piano parcheggi in zona “Granatini”

Sindaco Scajola: «Le zone pedonali devono avere un punto di fermata altrimenti c'è la morte commerciale»

Imperia. In consiglio comunale il vice sindaco Giuseppe Fossati ha portato il tema del progetto preliminare relativo al recupero e alla sistemazione di un’area a lato del torrente Caramagna, per la realizzazione di un parcheggio pubblico, con l’apposizione delle relative pratiche di esproprio. In particolare si parla della zona Granatini, alla foce di Porto Maurizio.

«E’ evidente che l’accesso sarà regolamentato da semafori piuttosto che da strumenti idonei. Ci è stato chiesto se abbiamo effettuato indagini esplorative su altri siti della zona. In particolare, sono stati proposti come zone alternativa i “giardini di Rosario”. Ciò non è possibile per due motivi: l’area attrezzata e il parcheggio servono a valle del’Aurelia e non a monte; in secondo luogo si tratta di una zona di pregio e inidonea nel modo più assoluto ad ospitare parcheggi. Quindi sono state fatte azioni comparative e la scelta è risultata corretta. Continuiamo a ritenere che questa sia una scelta corretta» commenta il vice sindaco Fossati.

Maggiori chiarimenti sono stati richiesti dal consigliere Roberto Saluzzo: «La foce è una delle zone più belle della città, la riqualificazione comprende una nuova visione nel suo insieme e nei singoli quartieri. La qualificazione deve essere completa ed è una questione molto tecnica. Io stesso sono urbanista ma non ho capito come si vuole articolare il progetto».

Il consigliere Luca Lanteri ha portato i propri dubbi sia sull’area Granatini sia sulla nuova progettualità dei parcheggi «Serve strategia e PUC: il tema dei parcheggi è altrettanto importante alla Marina, al Parasio e in Calata Cuneo. Avremmo dovuto affrontarlo i questi tre anni e mezzo. Si è intervenuti pensando che ci fosse una necessità impellente: ciò a a mio avviso è sbagliato. Negli ultimi decenni il modo di approcciare i parcheggi è cambiato completamente».

E’ il sindaco Claudio Scajola quindi ad intervenire, facendo il punto della situazione: «Sono convinto da sempre che la democrazia crolla quando non si decide. Governare per questa amministrazione significa prendere decisioni. Abbiamo preso questa città in uno stato di agonia, direi comatoso. Il motivo principale non credo che fosse l’incapacità delle persone, molte di loro assolutamente degne, ma forse per l’incapacità di decidere sia come carattere, sia come composizioni eterogenee che si basavano sui no. La zona dei “Granatini”, l’area di cui parliamo, era una corte vuota, contorno dello storico palazzo che ha all’interno meravigliosi affreschi. Negli anni sono state fatte una carrozzeria e una falegnameria. Ne è seguito un incendio, una vergogna che si vede ancora dalle finestre di chi ha investito in queste zone. Fare l’amministratore pubblico vuol dire fare il bene pubblico. La scelta è: lasciamo o risolviamo il degrado? Abbiamo provato a fare proposte per capire se si potessero aiutare i proprietari del terreno: in quella zona c’è la possibilità di creare circa 30 parcheggi, che sono fondamentali. Le zone pedonali devono avere un punto di fermata altrimenti c’è la morte commerciale. Solo un deficiente prosegue a sbagliare, le situazioni di oggi sono diverse da quelle di 30 anni fa».

Con 18 voti favorevoli, 2 astenuti e 3 contrari (Lanteri, Savioli e Saluzzzo), la pratica è stata approvata.

 

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