L'intervento

Finanziamento ministeriale per riqualificazione di via Saponiera, Diano Domani: «Ne manca un tratto»

«Progetto usato solo per propaganda, il sindaco si vergogni»

Via Saponiera Diano Marina
- Foto d'Archivio

Diano Marina. «Il sindaco di Diano Marina, dietro ad apposita richiesta formulata dal nostro gruppo nell’ultimo consiglio comunale e reiterata nei giorni successivi, ha comunicato che il progetto tanto osannato in campagna elettorale della riqualificazione di via Saponiera, finanziato da un contributo ministeriale, è mancante del
tratto più importante, quello tra via Giaiette e via Ca’ Rossa. Un colpo di scena che se da un lato preoccupa perché non permetterà lo sviluppo del tratto di ex sedime ferroviario dal torrente Evigno al confine con San Bartolomeo, se non allungando i tempi e utilizzando soldi di bilancio dei dianesi (ma il progetto non risulta nel piano dei lavori pubblici), dall’altro denota una volta di più l’imbarazzante mediocrità di un’amministrazione e di un Sindaco assolutamente inadeguati alla responsabilità a cui sono chiamati» – fanno sapere Francesco Parrella, capogruppo Diano Domani, e Micaela Cavalleri, consigliere comunale di Diano Domani.

«La pratica in discussione nell’ultimo consiglio comunale era una variazione di bilancio per l’inserimento dei 2,3 milioni di contributo da parte del Ministero dell’Interno che lo scorso 15 settembre (in piena campagna elettorale) Za aveva enfaticamente annunciato mostrando anche un rendering di come sarebbe diventata via Saponiera. Nel nostro intervento avevamo chiesto chiarimenti perché nei tre lotti inseriti nel documento, per la somma prevista, erano citati soltanto i tratti tra il torrente Evigno e via Dea Diana, tra via Dea Diana e via Giaiette e tra via Ca’ Rossa e il confine con San Bartolomeo, lasciando escluso appunto il tratto da via Giaiette all’ex passaggio a livello di via Ca’ Rossa. Dopo il solito smarrimento a cui assistiamo in consiglio comunale ad ogni richiesta formulata, il sindaco aveva minimizzato e garantito di fornirci spiegazioni “il giorno dopo” (era il 27 dicembre), ma nelle settimane successive non avevamo saputo nulla ed avevamo quindi inviato una nota formale sollecitando la risposta» – dicono Francesco Parrella, capogruppo Diano Domani, e Micaela Cavalleri, consigliere comunale di Diano Domani.

«Lo scorso 14 gennaio la clamorosa ammissione: il tratto centrale del progetto, quello nei pressi della zona maggiormente abitata, di fronte all’annunciato congiungimento pedonale con via dei Garofani, non è stato inserito nel finanziamento ministeriale perché, secondo noi, non era stato nemmeno inserito nel progetto allegato alla richiesta. Nella nota il sindaco prova a parlare di “masterplan” e dei soliti “motivi tecnici” ma dimostra soltanto, ancora una volta, e oggi clamorosamente, che non è assolutamente in grado di guidare un ente importante come il nostro Comune, peraltro in un momento storico di grandi sfide e cambiamenti come quello attuale, e questo nonostante i tutor e i padrini che vanta di avere, a tutti i livelli. Ora, perché soltanto grazie al nostro intervento ed alle nostre richieste si sono accorti dell’assenza del
tratto indicato, si dovrà correre ai ripari con una progettualità che allungherà i tempi (che già erano fissati
al 2026) e che graverà sul bilancio comunale» – sottolineano Francesco Parrella, capogruppo Diano Domani, e Micaela Cavalleri, consigliere comunale di Diano Domani.

«Il sindaco, che da assessore ai Lavori Pubblici e candidato sindaco, aveva trionfalmente annunciato la pratica racimolando anche in quella zona i voti che gli hanno consentito di vincere le elezioni, dovrebbe ora però vergognarsi di fronte ai cittadini dianesi. Quelli da cui riceve lo stipendio, quelli che gli hanno pagato il restyling dell’ufficio e quelli che pagheranno anche questa clamorosa inefficienza. Ma siamo convinti che, anche stavolta, rimarremo delusi» – concludono Francesco Parrella, capogruppo Diano Domani, e Micaela Cavalleri, consigliere comunale di Diano Domani.

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