La critica

Diano Marina, primi 100 giorni d’amministrazione visti dall’opposizione guidata da Parella

"Appello” di Parrella alla maggioranza: «chiedo al sindaco di cambiare rotta».

Parrella e Cavalleri

Diano Marina. «100 giorni dell’azione amministrativa per cui abbiamo il compito di controllo e proposta, in veste di  gruppo consiliare di opposizione». Il gruppo Diano Domani, guidato dal consigliere di minoranza Francesco Parrella e Micaela Cavalleri fa il punto sui primi 100 giorni della nuova amministrazione.

Nella conferenza stampa convocata per fare il punto di questi primi tre mesi, Francesco Parrella riassume l’azione consiliare di opposizione svolta fino ad ogi: «100 giorni dalle elezioni. Abbiamo ottenuto un risultato che ci ha generato rammarico, inutile nasconderlo, ma dopo questo ci siamo vestiti di un nuovo incarico per rappresentare i 700 cittadini che ci hanno votato».

Dall’inizio del mandato Za Garibaldi sono state 6 le interrogazioni fatte dal gruppo guidato da Parrella: «Infiltrazioni al palasport, commercio per la tassa di occupazione del suolo pubblico, il rinnovamento dell’ufficio del sindaco, via Borgai e il piano opere triennale, l’asilo nido e l’acquedotto. Su questo ultimo punto crediamo che la città corra il rischio di fare una stagione estiva con le problematiche ricorrenti e che sia necessario un intervento tempestivo. Come attività consiliare abbiamo chiesto l’accesso agli atti della pulizia dei rii e delle condotte cittadine».

Saranno 2 le mozioni che il gruppo Diano Domani presenterà nel prossimo consiglio comunale: la regolamentazione nuova del codice unico patrimoniale e la regolamentazione dell’area di sosta presso la zona Biancheri. Un giudizio dopo i primi 100 giorni, legato ad un “appello” di Parrella alla maggioranza: «chiedo al sindaco di cambiare rotta. La città non può accettare che questi 100 giorni diventino anni».

Dello stesso avviso Micaela Cavalleri che definisce questi 100 giorni «positivi perché se il nostro intento era ascoltare i cittadini, lo abbiamo fatto e questo ci ha spinto a proseguire. Sarebbe bello che l’opposizione diventasse collaborativa ma al momento non ci danno la possibilità di poterlo fare».

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