Ventimiglia, aziende morose: si abbassa il tetto minimo per revocare licenze in caso di mancato pagamento

Già più di quaranta le aziende gravemente morose che hanno regolarizzato la loro posizione
Ventimiglia. Dopo l’introduzione di una sanzione per le aziende morose nei confronti del Comune, introdotta dall’amministrazione Scullino, ieri sera il consiglio comunale ha approvato una modifica al regolamento in vigore, che prevede la riduzione da 20mila euro a 5mila euro quale limite minimo del debito per far scattare provvedimenti nei confronti di aziende con irregolarità tributarie verso l’Ente.
In sostanza, mentre prima per le aziende gravemente morose (con mancato versamento di tasse, specialmente Tari, per almeno 20mila euro), era previsto che se entro 90 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento non avessero regolarizzato la loro posizione, anche solo attraverso l’avvio di un pagamento a rate, sarebbe stata loro revocata la licenza di esercizio dell’attività, con il passaggio in consiglio comunale il tetto è sceso a 5mila euro.
Dall’introduzione del regolamento, sono già oltre quaranta le aziende che hanno regolarizzato la propria posizione. Diminuendo il limite del debito, il Comune potrà cercare altri evasori. Per chi pensa che si tratti di un modo per approfittare delle difficoltà incontrate da commercianti e imprenditori a causa della crisi economica legata alla pandemia da Covid-19, l’amministrazione precisa: «Le morosità sono vecchie, e riguardano gli anni dal 2015 al 2019. Il Covid non c’entra».