Ripresa

‘Restart Liguria-Le risorse del Pnrr’, Toti: «Sfida che le istituzioni vogliono vincere insieme»

«Pnrr sia anche piano di inclusione sociale»

Giovanni Toti

Genova. «Oggi diamo il calcio d’inizio di una partita lunga e difficile che si incrocia anche con la pandemia. Il PNRR è un piano nazionale ed europeo di ripresa e resilienza e ora le istituzioni devono imparare a giocare in campo il proprio ruolo. Abbiamo bisogno che il Governo vada avanti con una progettazione seria di rimodernamento del paese, che ci detti la linea mentre noi dovremo avere il giusto spirito di concertazione, sapendo quanto è importante la collaborazione tra i corpi intermedi, le rappresentanze, le Regioni, le associazioni di impresa e i centri di competenza. Il PNRR dev’essere anche un metodo di lavoro che inauguriamo oggi e che porteremo avanti nel futuro perché dobbiamo viverlo come una nuova capacità di stare insieme. Una politica che parla alle Next Generation e non all’attualità è qualcosa di rivoluzionario ed è per questo che oggi nessuno deve rimanere indietro grazie all’inclusione, alla capacità di riattivare l’ascensore sociale per cui un nuovo ospedale, una nuova ferrovia, un nuovo waterfront devono valere per tutti. Altrimenti avremo perso il vero spirito del PNRR». Così dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in occasione di ‘Restart Liguria-Le risorse del PNRR’, l’evento che si è svolto a Palazzo Ducale, articolato in 6 panel (sanità; istruzione e ricerca; infrastrutture per una mobilità sostenibile; digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; inclusione e coesione) corrispondenti alle missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Genova negli ultimi tre anni e mezzo ha ottenuto circa 6 miliardi di euro di risorse da tradurre in investimenti e infrastrutture – ha spiegato il sindaco di Genova Marco Buccimezzo miliardo del Pnrr è già stato approvato e siamo in una fase di approvazione di progetti per ulteriori due miliardi circa. Queste risorse servono anche a mettere in piedi infrastrutture e un sistema in cui imprenditori e privati possono inserirsi, per generare ulteriori possibilità di investimenti. Io lo chiamo Piano Marshall 2.0. Noi non vogliamo dire ai nostri figli: ‘c’era un piano ma non siamo riusciti a portarlo a termine’, vogliamo invece dire loro che grazie al PNRR siamo riusciti a far fare un salto di qualità a Genova, alla Liguria e all’Italia. L’opportunità c’è, ci sono i finanziamenti e la cascata sulla nostra regione può essere veramente importante. Diga, porto, gomma, ferro, infrastruttura digitale, trasporto veloce ed efficiente sono le sfide che vogliamo vincere».

«Siamo davanti a sfide decisive per la Liguria, che da sempre si basa su un’agricoltura non estensiva, ma di qualità elevatissima – spiega il vice presidente di Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Pianafrutto di un confronto diretto con le necessità del nostro territorio e di tavoli tecnici con le associazioni di categoria, le Regioni e il Ministero. Ci stiamo affacciando alle prime linee operative importanti, attese da tempo, andando ulteriormente a rafforzare l’agroalimentare, settore chiave per il PIL, l’ospitalità e la reputation ben oltre confine. Logistica, ammodernamento delle macchine agricole, agrisolare, contratti di filiera, invasi e sistemi irrigui sono le ricette su cui si basa il PNRR per imprimere il rilancio alla nostra agricoltura. Buone notizie per i produttori liguri, in un periodo di festività in cui il food &wine italiano sembra sfiorare il record storico sulle tavole del mondo».

«Rinnovare il modo di spostarsi, in modo efficiente e ambientalmente meno impattante, è fondamentale per il futuro delle nostre città – ha detto l’assessore alla Sviluppo Economico Andrea Benveduti -. Il Pnrr è un elemento aggiuntivo di opportunità, benché di complessa elaborazione e finalizzazione, che può aiutare a ridurre il gap infrastrutturale che la Liguria sconta oramai da diversi anni. Con realismo e creatività possiamo realmente compiere un salto di tecnologie e qualità della vita, senza fuorvianti approcci ideologici, che aggraverebbero la già complicata situazione della nostra economia e della nostra società. Al fine di sostenere le nostre imprese nel non facile orientamento tra i molteplici filoni d’intervento del PNRR e sfruttare quindi ogni opportunità possibile, abbiamo attivato, all’interno della nostra funzione, da oltre un mese una task force operativa, Radar PNRR, con la quale guideremo, anche attraverso una newsletter dedicata (https://bit.ly/3nskTVq), le imprese all’utilizzo di queste risorse in arrivo. Un ulteriore e significativo passo per proseguire un percorso sinergico con il partenariato economico e sociale che ci vedrà, anche in vista della prossima programmazione europea 2021-2027, sempre più concentrati a difendere e rafforzare il tessuto economico ligure».

«Per l’attuazione del Programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori) – ha aggiunto l’assessore al Lavoro e Trasporti Gianni Berrino abbiamo potenziato i Centri per l’Impiego della Liguria: già a partire da quest’anno sono state assunte 190 nuove unità di personale che vanno ad aggiungersi agli organici già presenti sui vari territori provinciali; un ulteriore contingente verrà assunto nel prossimo anno. Avvieremo inoltre interventi infrastrutturali al fine di rendere più coordinata e accattivante l’immagine dei servizi pubblici per l’impiego. Per il 2022 Regione Liguria avrà a disposizione una quota di risorse del Programma GOL pari a oltre 21 milioni di euro e un target di destinatari da raggiungere di almeno 7.260 persone di cui più di 1900 da formare anche sui temi delle competenze digitali. La road map che ci ha dato il Ministero prevede tempi molto ristretti, in più dovremo trovare una giusta combinazione per integrare nel migliore dei modi, in una programmazione congiunta, tutti i fondi e le rispettive operazioni previste grazie a sinergie tra Assessorati in linea con quanto ci chiede il Pnrr».

Sui trasporti: «All’interno della Missione 2 sono attesi oltre 310 milioni di euro tra fondo PNRR e altri finanziamenti comunque connessi allo stesso PNRR per iniziative finalizzate a favorire una mobilità ecosostenibile in Liguria. In particolare: 84 milioni per il rinnovo del parco rotabile ferroviario e rotabile su gomma e 228 milioni per lo sviluppo del trasporto rapido di massa nella città di Genova. Riguardo alla Missione 3, importanti finanziamenti sono previsti nell’ambito dei programmi ferroviari e sullo sviluppo dei principali nodi ferroviari per un totale di 182,67 milioni (potenziamento ferroviario e velocizzazione di tratte sul territorio ligure). Per la tratta Genova – Milano sono stati stanziati 55 milioni per l’implementazione del sistema di segnalamento allo standard ERTMS. È previsto inoltre uno stanziamento di 14 milioni per il potenziamento della Ferrovia Genova-Casella».

«Il PNRR affida alla cultura una missione di rigenerazione del territorio anche dal punto di visto di rivitalizzazione e occupazione – ha dichiarato Ilaria Cavo, assessore alla Cultura e coordinatrice della commissione Cultura delle Regioni – Questo accade per la misura finanziariamente più capiente, quella dei borghi (1 miliardo a livello nazionale): alla scelta del ministero della Cultura di assegnare finanziamenti per rigenerazione di un borgo per ciascuna regione (scelta affidata alla singola regione con un finanziamento di 20 milioni per borgo, per un totale di 420 milioni nazionali) si è affiancata la proposta della Commissione Cultura delle Regioni (esplicitata nella cabina di regia sul Pnrr portata avanti in questi mesi con il Ministero) di assegnare una parte di risorse anche per un numero maggiore di borghi. Questa seconda linea vale 580 milioni di euro a livello nazionale, 17 milioni a livello regionale. Ammette progetti per un valore di 2,5 milioni ciascuno. Nella nostra regione potranno essere finanziati quindi, oltre al borgo principale destinatario dei 20 milioni di euro che individueremo attraverso un processo di pubblico avviso e di selezione condiviso, anche Comuni sotto i 5mila abitanti per un totale di almeno altri sei progetti sul bando nazionale. La cultura diventa rigenerazione del territorio anche nella misura dell’architettura rurale. Il finanziamento (590 milioni a livello nazionale di cui oltre 20 milioni destinati alla Liguria) prevede due misure: una per gli immobili dell’architettura rurale vincolati e una per quelli che hanno oltre 70 anni di vita. In entrambi i casi i bandi saranno affidati alla regione per un valore massimo di 200mila euro ciascuno. Il lavoro della commissione cultura ha ampliato i margini di intervento sul territorio anche per la misura dell’accessibilità ai musei portando la quota destinata ai musei non statali dal 10% al 50% dei finanziamenti disponibili».

«Per quanto riguarda la missione Istruzione – aggiunge Ilaria Cavo come assessore all’Istruzione e Formazione – il finanziamento di 1 miliardo e mezzo per gli ITS, non ancora definito nella modalità di erogazione, va ad innestarsi in un territorio che ha investito sugli ITS e che quindi è pronto ad esprimere la sua progettualità. Il censimento, che abbiamo avviato per l’ammodernamento dei laboratori, prevede un fabbisogno regionale di 20 milioni mentre il piano pluriennale regionale prevede l’attivazione di 28 corsi, già in accordo con le aziende: il doppio di quelli attuali per i quali sarà importante il finanziamento del PNRR, da concentrarsi su attivazione di nuovi corsi e non di nuove fondazioni. Anche i finanziamenti del Duale si innestano in un sistema ligure già pronto e avviato che già oggi forma in Duale 350 studenti e con il PNRR potrà formarne oltre il doppio. Siamo sicuri, e l’abbiamo dimostrato con il successo di Match Point, che la formazione in contesto lavorativo sia decisiva per inserirsi nel mondo del lavoro e per adeguare le proprie competenze e trovare una nuova occupazione. Una voce del PNRR riguarda poi la riforma dell’Orientamento, fondamentale per indirizzare i percorsi di scelta dei nostri ragazzi e avere gli iscritti nei corsi, come IeFP e ITS, dove ci sono molte opportunità di inserimento lavorativo: proprio qui è stata elaborata la ‘Carta di Genova dell’orientamento’ fatta propria dalla Conferenza dei Presidenti e ora nelle mani del Ministro dell’Istruzione che ne ha già anticipato la condivisione e valorizzazione».

«Il PNRR è un’occasione unica che la Liguria non può e non vuole farsi sfuggire e che ci consente di compiere notevoli passi avanti per progredire in temi spesso considerati marginali come lo sport e la parità di genere – così commenta l’assessore allo Sport Simona Ferro -. Inoltre con l’immissione nel meccanismo della pubblica amministrazione dei ‘Mille Esperti’ abbiamo la possibilità di innovare in un settore che da troppi anni assiste ad un depauperamento delle proprie risorse umane costituite dagli uffici tecnici, veri motori della complessa macchina della PA che, ricordo, lavora per tutti i cittadini liguri. Nel settore sportivo avremmo una spinta propulsiva nell’edilizia scolastica con l’abbattimento di molte barriere architettoniche delle palestre e la riqualificazione di impianti sportivi scolastici che consentiranno l’accesso allo sport a tutti i nostri giovani eliminando un serio problema che ha fino ad oggi escluso dalla socialità molti di loro. Potremmo avere una nuova legge per l’equiparazione retributiva che contribuirebbe a fare un grande salto in avanti in termini di pari opportunità. Infine con l’ingresso degli esperti potremmo dare un impulso alla PA soprattutto nei confronti di piccoli Comuni che hanno affrontato in prima linea l’emergenza pandemica. Su di loro si sono riversate molte responsabilità di cui Sindaci e amministratori di sono fatti carico con scarsità di mezzi e di competenze e sostenuti dalla sola grande volontà dei dipendenti pubblici che vanno davvero lodati per il loro impegno».

«Dei progetti già presentati da Regione Liguria e in attesa dell’autorizzazione da parte del Governo – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone – abbiamo circa 280 milioni a livello infrastrutturale: il core business è rappresentato dalla ciclovia tirrenica, che vede già 19 milioni assegnati alla Regione Liguria per i primi lotti di intervento e 230 milioni per implementazioni e ammodernamento della rete ferroviaria esistente. Ci sono poi le grandi infrastrutture che non trovano spazio direttamente nel Pnrr ma che beneficeranno di fondi nazionali, oggi disponibili grazie al finanziamento di altri interventi attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza: mi riferisco ad esempio ai piani di Rfi, di Anas, le varianti Aurelia o il raddoppio della ferrovia a ponente. Per quanto riguarda la difesa del suolo e l’ambiente abbiamo un’interlocuzione in corso tra Regione e ministero della Transizione ecologica che cuba circa 450 milioni di euro di investimenti a favore di Regione per infrastrutture acquedottistiche, tra cui il Roja ma non solo; un grande piano di bonifiche ambientali di siti contaminati; ulteriori 50 di milioni di euro circa destinati invece alla difesa del Suolo per finire tutta la programmazione strutturale. Cìè, poi, il grande tema del Ciclo dei Rifiuti: la Liguria con il nuovo piano presentato e con la norma dell’ATO unico, oltre una serie di investimenti impiantistici, sta ragionando con il Governo affinché parte dei fondi per l’impiantistica arrivino proprio dal PNRR. Aver già progetti per 700 milioni di euro di investimenti pronti a partire sui filoni delle Infrastrutture e Difesa del Suolo non appena il governo ci darà il via libera credo sia un buon modo di affrontare la sfida del PNRR, sapendo che sono solo l’antipasto di quello che potrà arrivare, in attesa che si aprano i vari filoni di finanziamento».

«I fondi del PNRR – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Scajolarappresentano un’importante opportunità per il nostro territorio, con investimenti efficaci ed efficienti. Per quanto concerne la rigenerazione urbana, la nostra regione, si è più volte attestata come modello a livello nazionale. Abbiamo previsto interventi importanti per il territorio, per una Liguria più bella, più vivibile e più rispettosa dell’ambiente, che al contempo siano in grado di attrarre investimenti privati e generare un volano economico importante. Un grande orgoglio: Regione Liguria ha partecipato al ‘Piano Nazionale qualità dell’abitare’ con tre progetti e sono stati tutti finanziati: la riqualificazione della Pigna di Sanremo, la rigenerazione di Marinella di Sarzana e Begato a Genova. Tre interventi importanti che verranno finanziati con 45 milioni di euro di fondi del PNRR, ai quali si andranno a sommare ingenti investimenti privati. Regione Liguria, tramite le ARTE del territorio è coinvolta in altri Progetti Qualità dell’abitare. Per quando concerne l’Edilizia Residenziale Pubblica abbiamo ottenuto oltre 35 milioni di euro per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica degli oltre 18 mila alloggi popolari presenti in Liguria. Immobili sui quali le quattro ARTE liguri stanno intervenendo utilizzando il bonus 110%. Infine, la scuola: la “seconda casa” dei nostri figli. Interverremo sull’edilizia scolastica, con 26,5 milioni di euro destinati alla costruzione di nuovi edifici, 10,5 milioni per la messa in sicurezza di quelli esistenti, per tutelare ragazzi, insegnanti ed operatori scolastici, e 3,9 milioni per le infrastrutture dello sport nelle scuole».

Conclude l’assessore Marco Scajola: «Un lavoro importante, realizzato grazie ad un’attenta azione di ascolto dei bisogni del territorio e dei cittadini, che porteremo avanti con impegno e determinazione per far ripartire l’economia ligure e migliorare la vivibilità del nostro territorio per i cittadini e renderlo più attrattivo per i turisti».

leggi anche
soldi euro
Il commento
Risorse Pnrr per la Liguria, Federmanager: «Auspico che la regione investa bene»
commenta