Consiglio comunale

Imperia, si apre con un minuto di silenzio dedicato ad Eugenio Minasso il consiglio comunale

Sindaco Scajola: «Posso dire con sincerità che Eugenio ci manca».

Imperia. Si apre con un pensiero ad Eugenio Minasso il consiglio comunale di Imperia, in cui è stato osservato un minuto di silenzio per l’uomo politico imperiese scomparso poche settimane fa.

«Politico di primo piano, consigliere regionale, eletto alla camera dei deputati. Nonostante l’importante carriera politica non ha mai dimenticato la nostra città. Si è impeganto tantissmo per la squadra dell’Imperia Calcio. Eugenio Minasso deve essere ricordato come una persona che con impegno e passione ha sempre combattutto per tutto quello in cui credeva. A nome mio e di tutto il consiglio comunale esprimo alla filgia Roberta, in consiglio con noi» ha commentato il presidente del consiglio comunale, Pino Camiolo.

Toccante e commovente il ricordo del sindaco Scajola, che ha voluto ricordare Eugenio Minasso con queste parole: «Con Eugenio ho avuto un rapporto controverso. Più giovane di me di più di 10 anni, abbiamo condiviso una battaglia politica molte volte in posizioni contrapposte. Negli ultimi anni, dal 2006 invece abbiamo avuto un rapporto di collaborazione. Con lui ci siamo scontrati. Due storie diverse, due caratteri diversi con un dato comune: la schiettezza. Lui estroverso, continuamente mobile ed effervescente, io certamente più chiuso. Quando ha voluto presentarsi al Parlamento, l’ho considerata una buona opportunità per il territorio e lo presentai personalemente a Silvio Berlusconi. Prima ancora era stato consigliere qui in comune e poi in Regione. Dopo il 2013 aveva intrapreso una sua attività brillante di pubbliche relazioni a livello istituzionale ed economico. Durante le ultime elezioni amministrative mi disse, in modo simpatico: io ti do mia figlia. L’ho sentito come il gesto migliore che avesse fatto nei miei confronti. Quando si cresce nell’età, si ha maggiore consapevolezza nel valutare le persone. Posso dire con sincerità che Eugenio ci manca».

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