Appuntamenti natalizi

Fughe di Teatro… e di Umorismo a Bordighera, Palazzo del Parco riapre con tre spettacoli e grandi nomi

Dal 26 dicembre al 15 gennaio

Maurizio Lastrico

Bordighera. A partire da domenica 26 dicembre si alza nuovamente il sipario di Palazzo del Parco a Bordighera con un imperdibile trittico di spettacoli curati da Claudia Claudiano e Nidodiragno produzioni in occasione delle festività natalizie. È un bellissimo e gradito ritorno, a due anni dall’interruzione nel marzo 2020, di una programmazione autenticamente teatrale per la città di Bordighera.

Dunque oggi si riannodano i fili che allacciano quelle connessioni di “appartenenza”, ovvero rilanciano la tradizione umoristica che ha connotato lungamente la città delle Palme con il suo indimenticato Salone, il Festival del cinema umoristico e tante manifestazioni successive.

«Sono davvero felice – argomenta il vice sindaco Mauro Bozzarelliche, dopo la dolorosa sospensione dello scorso anno, il sipario del Palazzo del Parco possa nuovamente aprirsi per la stagione teatrale. Nel segno della continuità il pubblico potrà assistere a pièces brillanti e di qualità, che porteranno sul nostro palcoscenico grandi nomi».

Fughe di Teatro (il titolo rimanda anche alla rassegna Fughe di Karta, preziosa esperienza letteraria di alcuni anni fa), rinasce dunque con il filo rosso di una comicità intelligente, a volte sottesa, mai urlata: tre gli appuntamenti programmati che si rifanno a questo cammino. Ecco il comico ligure più amato del momento, erede di una tradizione genovese consolidata e arricchita nel tempo da tanti colossi (da Govi in avanti): Maurizio Lastrico, rivelatosi con i suoi endecasillabi “danteschi” per ironizzare sul quotidiano (anche le ultime puntate del rilanciato Zelig lo hanno visto tra i più applauditi) ed oggi anche attore di grande popolarità. Ci sarà tutto Lastrico nello spettacolo dal titolo “Quello che parla strano” (domenica 26 dicembre ore 21.).

Alla vigilia dell’Epifania è in programma “Pigiama per sei” (mercoledì 5 gennaio ore 21), una commedia che ha debuttato nell’ultima edizione del festival teatrale di Borgio Verezzi, un vero meccanismo a orologeria scritto da Marc Camoletti, noto per esilaranti ‘vaudeville moderni’, portati al successo da grandi interpreti (a partire dal Boeing boeing cinematografico di Jerry Lewis e Dean Martin). In scena con la direzione di Marco Rampoldi l’inedita coppia comica formata da Antonio Cornacchione e Max Pisu, insieme a una delle migliori attrici teatrali italiane, Laura Curino, e alla versatilissima Rita Pelusio, capace di passare con facilità dalla leggerezza dei personaggi televisivi, al forte impegno sociale (completano il cast Roberta Petrozzi e Rufin Doh Zeyenouin).

“Pigiama per sei”

Terzo e ultimo appuntamento è quello che vede protagonista Giacomo Poretti qui affiancato da Daniela Cristofori in “Funeral home” (sabato 15 gennaio ore 21) per la regia di Marco Zoppello, già artefice del fenomeno di “Stivalaccio teatro”: una nuova divertente e coraggiosa sfida per Poretti, figura amatissima ora impegnata in un percorso teatrale di cui questo spettacolo rappresenta tappa preziosa. Il tema si presta ad una comicità in stile british che saprà conquistare la platea di Palazzo del Parco.

Funeral home

«Nel momento attuale, la serenità deve necessariamente accompagnarsi alla sicurezza – conclude ancora Bozzarelli – per questa ragione l’ingresso agli spettacoli sarà possibile solo ed esclusivamente su prenotazione e comunque in ottemperanza a tutte le disposizioni in vigore per contrastare la pandemia. Abbiamo sempre attuato con grande scrupolo tutte le misure di prevenzione necessarie e continueremo a farlo».

Info biglietti e prenotazioni tel. 0184/544633 dal lunedì al venerdì 9- 13/ 15- 18. Botteghino presso Ufficio IAT di Bordighera, ogni giovedì dalle 15.30 alle 17.30 (a partire da giovedì 9 dicembre fino a giovedì 13 gennaio). Costo biglietto euro 20,00.

Il calendario:

Domenica 26 dicembre ore 21

Quello che parla strano di e con Maurizio Lastrico

Quello che parla strano è una sperimentazione sul linguaggio nato dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: dai locali, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, agli oratori parrocchiali, fino ai teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici. Attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, Maurizio Lastrico ripercorre il meglio del suo repertorio, raccontando con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Narratore di storie condensate in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto.

Mercoledì 5 gennaio ore 21

Pigiama per sei di Marc Camoletti con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu, Rita Pelusio e con Roberta Petrozzi, Rufin Doh Zeyenouin, regia di Marco Rampoldi.

Il più classico dei triangoli: lui, lei, l’altra. Che diventa un rombo, nel momento in cui si scopre che il vecchio amico, invitato dal marito per fungere da alibi durante l’incontro clandestino con l’amante, è a sua volta l’amante della moglie. Ma la figura diventa un poligono complesso, allorché la cameriera mandata da un’agenzia, complice il destino beffardo che vuole che porti lo stesso nome, viene scambiata per l’amante del marito dall’amico, ma è costretta a interpretare il ruolo di amante di quest’ultimo agli occhi della moglie, che è ovviamente gelosa, ma non può svelarsi finché… Finché ognuno è costretto a interpretare un ruolo diverso a seconda di quali siano le persone presenti nella stanza, in un crescendo turbinante di equivoci e risate. Pigiama per sei è il tipico meccanismo perfetto. Un testo in cui lo spettatore si appassiona, immedesimandosi involontariamente, per capire come i vari personaggi riusciranno a trovare soluzioni a situazioni che diventano via via più intricate, fino allo scioglimento dovuto all’arrivo di un ulteriormente inaspettato (e pericoloso) deus ex machina. Uno spettacolo lieve, veloce, divertente, che non rinuncia però a fare uno spaccato impietoso della vacuità che caratterizzava i rapporti personali nel pieno degli anni ’80 in cui il testo è nato, ma che non è migliorata ai nostri giorni.

Sabato 15 gennaio ore 21

Funeral Home di e con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori, regia di Marco Zoppello, produzione Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro.

Due anziani, un uomo e una donna, sono seduti in un salottino di una “funeral home”. Forse. Sono lì perché il loro miglior amico se ne è andato, vorrebbero essere in qualsiasi luogo tranne che in quello, ma ogni tanto nella vita ad ognuno tocca di partecipare ad un funerale: come ci si veste in quella occasione? A che ora si arriva? Ad un funerale si va a digiuno o a stomaco pieno? Ma quello non è un funerale consueto. Quale sarà il rito con cui si celebrerà il commiato? E poi è necessario leggere due righe per l’amico scomparso? La situazione paradossale apre a una serie di gag sorprendenti ed esilaranti. Funeral home è uno spettacolo comico intorno ad un argomento divenuto un classico dell’ umorismo – british e non solo – teatrale e cinematografico.

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