Il commento

Elezioni provinciali, Lorenzi (Civicamente Bordighera): «Sarebbe stato utile conoscere i programmi»

«Il nostro gruppo consiliare si rammarica di dover votare senza una documentazione degli obiettivi e delle scelte operative dei candidati, e senza quindi ricevere un impegno in controparte»

Mara Lorenzi

Bordighera. «Sabato 18 dicembre sindaci e consiglieri comunali esprimeranno il loro voto nelle elezioni provinciali. C’è un solo candidato presidente a cui si potrà dare o negare il voto, ma ci sono 3 liste da cui scegliere i consiglieri. Né il candidato presidente né le liste hanno proposto un programma strutturato e scritto a cui affidarsi nelle scelte di voto. Un orientamento per le scelte sarà fornito dal fatto che ognuna delle tre liste ha una chiara connotazione politica, che alcuni candidati hanno già servito in Provincia, e che altri sono stati intervistati dai giornali online o si sono resi disponibili per conversazioni personali con gli elettori. Ma nessuna di queste caratteristiche o interazioni supplisce la mancanza di un programma scritto. Primo, perché un programma scritto dà una minima garanzia che è stato effettuato uno studio e quindi una scelta ragionata di obiettivi da perseguire e strategie per raggiungerli. Ma soprattutto perché il programma definisce l’impegno del candidato e le aspettative dell’elettore: senza programmi tra cui scegliere daremo voti non solo poco informati ma anche senza il diritto ad aspettative» – commenta Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera in vista delle elezioni provinciali.

«Chi ha voluto giustificare la mancanza di programmi scritti ha detto che si è sempre fatto così, e che la Provincia è diventata un organo di poca importanza. Ma non può essere un organo di poca importanza se tra le “funzioni fondamentali” assegnate alle Province dalla legge Delrio (56/2014, art.1 comma 85), la prima è la tutela e valorizzazione dell’ambiente e la seconda è la pianificazione dei servizi di trasporto, che oggi sono parte integrante della transizione energetica ed ecologica. Sotto queste voci ci sono nella Provincia di Imperia importanti pratiche aperte. In primis la gestione dell’acqua pubblica con le connesse difficoltà economiche di Rivieracqua e situazione critica della rete idrica in tutta la Provincia, dovuta a molti anni di assenza di investimenti manutentivi. C’è la gestione dei rifiuti in attesa del biodigestore, con ipotesi di un ampliamento della discarica di Collette Ozotto. Ci sono le difficoltà di Riviera Trasporti con una voragine di debiti, ma anche la necessità di un salto qualitativo e quantitativo che proietti il trasporto pubblico nel futuro. Infatti, chi oggi deve occuparsi dell’ambiente non può pensare di esaurire il suo mandato affrontando solo i problemi contingenti. Ci vuole azione lungimirante. Avevo avanzato in tempi non sospetti, parlandone anche con l’allora presidente Abbo, la proposta che la Provincia facesse suo un ruolo di coordinamento sistematico di iniziative relative all’ambiente da declinarsi in tutti i Comuni, cosi da creare una nuova identità virtuosa per la nostra provincia. Avevo portato molti esempi. Oggi c’è un dovere in più da mettere nell’equazione, sottolineato dal presidente Toti il 27 novembre in un discorso di appoggio alla candidatura del sindaco Scajola a presidente della Provincia: “spendere bene i tantissimi soldi che arriveranno sulla Liguria, compreso il Ponente”» – dichiara.

«Come già sono da spendere bene gli 8 milioni di euro all’anno che la Provincia ha in dotazione per il personale. Ecco, di fronte alla complessità dei problemi già sul tavolo, all’urgenza di nuove iniziative per la tutela dell’ambiente, e alla disponibilità di fondi per spese correnti e investimenti epocali, il nostro gruppo consiliare si rammarica di dover votare senza una documentazione degli obiettivi e delle scelte operative dei candidati, e senza quindi ricevere un impegno in controparte» – conclude Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera.

commenta