Covid e green pass, Volpi (Alternativa): «Esercenti e ristorazione in crisi durante le festività»

«Il governo Draghi abbandona esercenti e ristoratori con regole assurde e nessun ristoro»
Genova. «Il Governo Draghi ha deciso per il periodo festivo regole di accesso ferree ai luoghi di ritrovo e svago (bar, ristoranti, strutture ricettive in genere) con l’obbligo di controllo del Super Green Pass anche per le consumazioni al bancone ma ha chiuso gli occhi davanti agli effetti nefasti delle sue misure e della recrudescenza della variante Omicron. Nessun ristoro per le attività, solo e soltanto regole più stringenti: la crisi del settore nel frattempo si fa sentire, come denuncia tutto il comparto turismo, purtroppo anche in Liguria. Anziché un dicembre di tradizionale forte ripresa dei consumi, si va verso un bilancio molto deludente, considerate le trionfali premesse del Governo quando annunciava di voler salvare il Natale con il Green Pass e affermava che, parole di Draghi, «Per chi si è immunizzato saranno vacanze normali»: così normali che per la Fipe Confcommercio le cancellazioni dei cenoni si aggirano in media tra il 25 e il 30%» – dice Leda Volpi, Alternativa, Camera dei Deputati.
«Secondo Confesercenti poi, contagi e restrizioni costeranno solo nel periodo delle festività invernali oltre 2 miliardi di minori consumi: 932 milioni delle famiglie italiane e 1,2 miliardi di mancati introiti da parte dei turisti stranieri. Un brusco stop di cui risentirà anche la “ripresa”, con una riduzione dello 0,5% del tasso di crescita del PIL nel IV trimestre. Condivido perciò le parole di Enrico Calvi, presidente Fipe di Imperia che evidenzia come “per questo Natale la contrazione è evidente e le regole create del Governo sono facili a scriversi sulla carta, ma di difficile attuazione per gli esercenti” e, numeri alla mano, inutili» – afferma.
«Da settimane noi di Alternativa chiediamo al Governo di rivedere le regole sul Green Pass per alleggerire il carico su sistema produttivo e migliorare invece il tracciamento (la scuola in questo senso ha un sistema efficace). Occorre prevedere anche un serio piano di ristori e ci auguriamo di essere ascoltati: i lavoratori autonomi non ne possono più di promesse antiscientifiche sulla fine della pandemia o a prese in giro come quella ai danni dei commercianti, imprese e ambulanti, i quali non riceveranno ristori perché hanno presentato la dichiarazione dei redditi a novembre, cioè in regola di legge dopo la proroga: assurdo!» – sottolinea.
«Quanto ampiamente previsto si sta realizzando sotto i nostri occhi: il sistema green pass italiano ha fallito, i contagi sono alle stelle come nei paesi senza restrizioni e in più interi settori (turismo, ristorazione, commercio) sono stati messi in ginocchio. Eppure il governo Draghi continua a perseguire ossessivamente la stessa strada: restrizioni su restrizioni che cambiano ogni settimana, peraltro senza senso scientifico, senza ristorare chi viene danneggiato e con il sottofondo dei partiti asserviti che battono le mani. Benvenuti nel Draghistan» – conclude Leda Volpi, Alternativa, Camera dei Deputati.