L'annuncio

Scajola alla guida della Provincia: «Con me 350 amministratori. Sarò ricandidato sindaco»

In Comune a Imperia la presentazione ufficiale della candidatura a presidente dell'ex ministro, sostenuto dalla "Riviera delle Alpi"

Imperia. «Accettando la candidatura alla presidenza della Provincia, automaticamente devo ricandidarmi alla guida del Comune di Imperia», con queste parole il sindaco Claudio Scajola ha ufficializzato questa mattina, dalla sala consiglio del suo municipio, la discesa in campo nell’elezione del prossimo presidente della Provincia e, quindi, alle amministrative che si terranno tra un anno e mezzo, per il bis in Comune.

Candidatura con la vittoria in tasca nel primo caso, dopo il dietro front di Alberto Biancheri (sindaco di Sanremo). L’ex ministro è rimasto l’unico candidato in lizza alla presidenza della Provincia. A sostenerlo il blocco Cambiamo – Lega che porta in dote, nella lista del centrodestra a suo sostegno, cinque candidati consiglieri (3 e 2), poi Forza Italia (una candidata), Fratelli d’Italia* (una candidata), affiancati ai tre nomi scelti da Scajola stesso.

«La nostra provincia conta 208 mila abitanti, con una superficie di 1154 chilometri quadri. E’ grosso modo un rione di una media città europea, – ha continuato Scajola. La popolazione negli ultimi dieci anni ha perso nove mila abitanti. Siamo in Liguria un fanalino di coda per l’abbandono scolastico, lo siamo anche come percentuale di asili nido. Più bassa è anche la percentuale di laureati (il 16%). Abbiamo dati contrastanti sul turismo ma che ci pongono sotto la media regionale. In termine di povertà il dato dei percettori del reddito di cittadinanza è il più alto della Liguria. Abbiamo difficoltà infrastrutturali per raggiungere il territorio. Da più di dieci anni non si è aperta un’opera pubblica in questa provincia. Dei tre palasalute previsti, in funzione c’è solo quello di Imperia. L’Aurelia-bis è ferma. L’attuale Autofiori vede il progetto di “raddoppio” della Carcare-Predosa fermo da un decennio. Sul piano demografico, la città di Sanremo negli ultimi 10 anni ha perso 10 mila abitanti, Imperia ha tenuto, nel complesso c’è stato uno spopolamento dell’entroterra. Ecco le difficoltà di questo territorio che mi candido a risolvere».

Ancora il sindaco: «Acqua. La provincia è stata commissariata dalla Regione. Rifiuti. Il biodigestore è fermo da 25 anni. Trasporti. La società Riviera Trasporti è in concordato con 30 milioni di debiti sulle spalle. Da quando la Provincia viene eletta come ente di secondo livello (votano solo i sindaci e i consiglieri comunali, ndr), ci sono state due elezioni: entrambe finite con presidenti insoddisfacenti. Lo si coglie dai dati. Preoccupato da questa situazione ho accettato di aggiungere questi impegni a quelli di sindaco del capoluogo, dovendo conseguentemente, per dare una prospettiva di medio periodo, ridare la disponibilità a fare il sindaco di Imperia».

Il retroscena. «Ero a Parma. Ho letto da Riviera24 che l’onorevole Flavio Di Muro aveva anticipato l’appoggio della Lega alla mia possibile candidatura. Da Parma ho risposto al corrispondente dell’Ansa che me lo ha chiesto: “Sono disponibile a candidarmi”. Dopo pochi minuti il Partito Democratico è uscito con una dichiarazione del genere: “Vanno bene tutti tranne Scajola”. E’ uscito il sindaco di Sanremo: “Se si candida Scajola mi candido anch’io”. Quindi il presidente Toti, dicendo che ero la persona giusta. Non ho mai più preso la parola. A quel punto ho incontrato Giovanni Toti e l’onorevole Di Muro, rendendomi disponibile per quella che inquadro più come una “missione” che una candidatura. Ho ragionato con la mia famiglia, con i miei assessori, i collaboratori. Di fronte alle situazioni emerse ho preso una decisione».

Ancora l’ex ministro: «Ho letto in questi giorni le cose più svariate. Chi non si è candidato è perché non ha trovato il sostegno necessario. Ho avuto il piacere di vedere che ci sono stati una cinquantina di sindaci e oltre trecento amministratori che hanno firmato per me. TUTTO IL RESTO SONO BALLE».

Conclude Scajola: «Ho chiesto una rosa di nomi per la lista del centrodestra a mio supporto che si chiamerà la “Riviera delle Alpi”. Ho voluto dai partiti nomi capaci di rappresentare tutti i luoghi della provincia. Ho piacere che il sindaco di Sanremo si sia candidato a consigliere perché anche Sanremo deve avere la sua giusta rappresentatività. Tanto che ho preteso due candidati della Città dei fiori anche nella mia lista».

Lista centrodestra. Questi i nomi: Mario Conio (Taggia) e Armando Biasi (Vallecrosia) in quota Cambiamo, per la Lega del presidente del consiglio comunale di Ventimiglia Andrea Spinosi e del capogruppo a Sanremo Daniele Ventimiglia. Il fedelissimo Luigino Dellerba, presidente in carica e sindaco di Aurigo e Vittorio Ingenito di Bordighera.

Donne. Il sindaco di Molini di Triora Manuela Sasso (quota FdI), Barbara Feltrin (assessore a Diano Marina, terza in lista per il partito di Toti), Patrizia Badino, consigliera di Forza Italia a Sanremo e Paola Carli consigliera a Mendatica.

(*Il sindaco Manuela Sasso precisa di essere iscritta a Fratelli d’Italia)

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