Sanità

Saint Charles di Bordighera, sindaco Ingenito: «Ricevuto rassicurazioni per riapertura del pronto soccorso»

Nell’ipotesi di una mancata riattivazione, il Comune si riterrà libero di far valere la clausola risolutiva prevista dalla convenzione e di valutare ogni altra soluzione a tutela della salute pubblica e del proprio patrimonio immobiliare

ospedale bordighera

Bordighera. L’amministrazione di Bordighera ha oggi partecipato alla II Commissione Regionale sulla sanità; in tale occasione è stata nuovamente approfondita la questione relativa al pronto soccorso del Saint Charles. «Abbiamo ricevuto tutte le rassicurazioni del caso per la riapertura del pronto soccorso e ne siamo particolarmente soddisfatti», ha dichiarato il sindaco Vittorio Ingenito.

Appare utile tuttavia ricordare per completezza che l’atto fondamentale che regola i rapporti fra il Comune, proprietario concedente del complesso sanitario, e l’Asl n. 1 Imperiese (concessionaria) resta ad oggi la convenzione transattiva del 2004 che prevede il vincolo del mantenimento della destinazione ospedaliera. L’articolo 6 del disciplinare di concessione, in particolare, stabilisce espressamente che l’Asl n. 1 Imperiese “è vincolata a mantenere la destinazione d’uso ad attività ospedaliera così come in oggi praticata”.

L’attività condotta al tempo del suddetto perfezionamento transattivo includeva anche il pronto soccorso, come peraltro chiaramente desumibile anche dalla planimetria del complesso allegata alla medesima convenzione che, in maniera inequivocabile, individua un preciso locale adibito ad esserne la sede.

L’articolo 4 della stessa convenzione prevede poi la risoluzione del rapporto in caso di mancato utilizzo degli spazi dati in concessione per le finalità concordate.

Ad oggi non pare superato il vincolo a carico dell’Asl n. 1 Imperiese per il mantenimento del pronto soccorso nel suo corretto e completo significato e, alla luce di quanto detto, sembra fuori di dubbio la legittima pretesa del Comune di Bordighera di vederne ripristinata l’attività.

Tenuto senz’altro conto delle problematiche, limitazioni ed esigenze eccezionali (anche normative e amministrative) connesse all’emergenza sanitaria in corso, l’amministrazione ritiene sia ragionevole che, in questa fase, l’attuale attività di “primo intervento” possa proseguire in luogo del concordato “pronto soccorso”. Ma è doveroso ribadire che, allo scadere dello stato di emergenza, il pronto soccorso dovrà senz’altro essere ripristinato; ciò nell’interesse dell’intera comunità locale, giustamente attenta e preoccupata su tale importante argomento.

Nell’ipotesi di una mancata riattivazione del pronto soccorso il Comune di Bordighera si riterrà libero di far valere la citata clausola risolutiva prevista dalla convenzione e di valutare ogni altra soluzione a tutela della salute pubblica e del proprio patrimonio immobiliare

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