Colpo di scena

Omicidio a Ventimiglia, processo in abbreviato per Domenico Pellegrino: è “guerra” di perizie

Secondo la difesa l'omicidio è avvenuto nel furgone, dove sono state trovate tracce ematiche

Probabile omicidio Ventimiglia

Genova. Domenico Pellegrino, 24enne di Bordighera, sarà processato in abbreviato per l’omicidio del sessantenne italo francese Joseph Fedele, pregiudicato per reati di stupefacenti. Lo ha deciso il gup del tribunale di Genova Cinzia Perroni, che ha accolto la richiesta del legale di Pellegrino, l’avvocato Luca Ritzu.

All’apertura dell’udienza, Ritzu ha depositato una perizia effettuata dal chimico di Pavia Alberto Perroni a supporto delle indagini dei carabinieri del Ris, che nel corso di un accertamento tecnico irripetibile hanno scoperto tracce ematiche e di polvere da sparo nel furgone sequestrato dai carabinieri a margine delle indagini sull’omicidio. Perizia, quella affidata al professionista che si era già occupato, tra l’altro, dell’omicidio di Marta Russo, che contraddice quella precedentemente disposta dal pm della Dda di Genova, Marco Zocco, secondo la quale non c’erano tracce nel mezzo.

Pellegrino è accusato di omicidio volontario con l’aggravante del metodo mafioso per aver ucciso Fedele a colpi di pistola. Il corpo della vittima fu trovato il 21 ottobre del 2020, in una scarpata di frazione Calvo, a Ventimiglia. Secondo quanto ricostruito in sede di autopsia da parte del medico legale Luca Tajana, Fedele venne ucciso nel luogo in cui fu ritrovato il corpo, con due colpi di pistola di calibro diverso alla fronte e alla nuca. Quest’ultimo, definito “colpo di grazia”, venne esploso, secondo la pubblica accusa, quando Fedele venne fatto inginocchiare: questo il motivo per cui a Pellegrino è stata contestata l’aggravante della matrice mafiosa.

Secondo la difesa, però, l’omicidio, per il quale il 24enne è reo confesso, avvenne con modalità diverse all’interno del furgone.

«Sarà una discussione improntata prettamente sull’aggravante del metodo mafioso. La perizia critica le conclusioni del perito del pubblico ministero sulla base degli accertamenti del Ris», dichiara l’avvocato Luca Ritzu. Secondo il suo assistito, all’origine del delitto ci sarebbe una discussione sulla compravendita di un’auto.

L’udienza è stata aggiornata all’11 febbraio del 2022. Parte civile a processo, la moglie e i fratelli di Joseph Fedele.

 

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