Il processo

Omicidio a Ventimiglia, martedì udienza preliminare per il presunto killer Domenico Pellegrino

L'avvocato Luca Ritzu pronto a chiedere il rito abbreviato condizionato alla produzione di una perizia

Omicidio Ris Parma Ventimiglia

Genova. Si svolgerà domani, davanti al gup del Tribunale di Genova Cinzia Perroni e al pm Marco Zocco, l’udienza preliminare al processo che vede imputato Domenico Pellegrino, 24 anni, accusato di omicidio volontario con l’aggravante del metodo mafioso per l’uccisione, a colpi d’arma da fuoco, del ristoratore pregiudicato sessantenne Joseph Fedele, il cui corpo è stato trovato il 21 ottobre del 2020 in un fossato in località Calvo, a Ventimiglia.

Con ogni probabilità, l’avvocato Luca Ritzu, difensore di Pellegrino, chiederà per il suo assistito il rito abbreviato condizionato alla produzione di una perizia.

Il 24enne di Bordighera si era costituito ai carabinieri di Ventimiglia, da tempo sulle sue tracce, fornendo il movente dell’omicidio: Pellegrino avrebbe voluto acquistare l’auto di Fedele pagandola in due rate da cinquemila euro ciascuna, la prima delle quali versata nell’estate del 2020. Ma il 22 settembre Pellegrino incontra Fedele nei pressi della Metro, il centro all’ingrosso di Bevera, e gli dice di non avere i 5mila euro per la seconda rata che, secondo l’accordo, avrebbe dovuto saldare entro la fine del 2020. A quel punto, il giovane chiede a Fedele la restituzione dei 5mila euro già versati, manifestando l’intenzione di non voler più acquistare la Mercedes. Ma l’uomo non è d’accordo. Ne nasce una discussione violenta, che sfocia in lite, al culmine della quale Fedele estrae una pistola. Pellegrino riesce a disarmarlo, gli prede l’arma e gli spara, uccidendolo. Poi getta la pistola nel fiume. Successivamente l’imputato indica agli inquirenti il luogo in cui avrebbe gettato l’arma, che però non viene trovata.

 

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