Il caso

Francia vietata per i tifosi laziali, Berrino (FdI) insorge «Ordinanza vergognosa, trattamento inaccettabile»

Il match in questione è Olympic Marsiglia-Lazio valevole per la Europa League

riviera24 - tifosi laziali lazio

Ventimiglia. Sarebbero probabilmente passati nella nostra provincia e poi attraverso i varchi di frontiera della Città di confine. Ma così non sarà per tanti tifosi laziali che avrebbero voluto vedere la loro squadra impegnata in Francia contro l’Olympic Marsiglia nel match di ritorno (previsto per il 4  novembre)di Europa League, giovedì prossimo allo stadio Vélodrome. All’andata all’Olimpico finita 0-0, lo scorso 21 ottobre, le autorità italiane avevano vietato la trasferta ai tifosi marsigliesi nella Città Eterna e la vendita di biglietti ai cittadini francesi.

Ed è così che nostri cugini d’oltralpe (che si sa sono giusto un po’ permalosi), con un ordinanza del loro ministro degli Interni, Gérald Darmanin rendono pan per focaccia, adducendo nelle motivazioni del divieto ai laziali di presentarsi al Velodrome, così come ai valichi di frontiera ed agli scali aeroportuali, il fatto che i supporter biancoazzurri abbiano un «comportamento violento nei pressi degli stadi e nel centro delle città sede delle partite» come anche «i ripetuti canti fascisti e i saluti nazisti».

E le reazioni in Italia non sono mancate sin da subito. In provincia di Imperia, ad esempio, l’assessore regionale Gianni Berrino, sanremese di Fratelli d’Italia, sulla sua pagina Facebook scrive «Vergognosa l’ordinanza del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia: non solo allo stadio addirittura dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali a tutti i tifosi della Lazio il 3 e 4 novembre. Un trattamento inaccettabile che va contro tutte le leggi sulla libera circolazione».

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