L'intervento

Cittadinanzattiva-Imperia: «No alla realizzazione dell’ospedale unico a Taggia»

«Restano perplessità sulla bontà di questo progetto»

taggia area ospedale unico

Imperia. «Negli ultimi giorni gli organi di stampa locali hanno comunicato riguardo l’accelerazione dell’iter per avviare per la progettazione ed edificazione dell’ospedale unico di Taggia. La determinazione delle istituzioni verso la realizzazione di questa opera lascia perplessi. Cittadinanzattiva-Imperia è avversa alla realizzazione di questo ospedale per le già note motivazioni: la chiusura dei due ospedali esistenti danneggerà in primo luogo gli imperiesi e tutti i residenti nella parte di levante della provincia per la difficoltà a raggiungere Taggia, soprattutto se in una condizione di emergenza in tempi brevi e certi, per la mancanza di strade alternative all’Aurelia. L’Aurelia Bis, di cui si parla tanto, non potrà essere realizzata simultaneamente all’ospedale unico, per ovvi motivi facilmente individuabili, pertanto il disagio perdurerà ancora per molto tempo. Su Taggia, oltre alla cementificazione eccessiva, quotidianamente si riverserà tutta la cittadinanza della provincia che necessita dei servizi sanitari, con un’inevitabile aumento di traffico e smog. Nei prossimi decenni, la presenza dell’unico ospedale pubblico in tutta la provincia determinerà per la zona di Taggia probabilmente un aumento del pregio e del valore immobiliare (come affermò il presidente della Regione Toti in una sua visita elettorale nel 2017) ma a discapito di gran parte dei restanti comuni della provincia» – dice Cittadinanzattiva-Imperia.

«Nel programma elettorale del 2017 della lista “Insieme Mario Conio Sindaco” nel punto 1.6 è scritto: Valorizzazione Agricoltura “Il Comparto agricolo ha rappresentato in passato per la nostra città un fondamentale traino economico; ancora oggi esso rappresenta comunque un settore produttivo fondamentale che coinvolge numerosi cittadini. Da parte nostra vi è la volontà di supportare lo sviluppo e il mantenimento della nostra produzione di eccellenza”. Gli organi di stampa informano che verranno sacrificati 130mila mq di area agricola per fare posto all’ospedale. Nel punto 2.5 Le opere pubbliche è scritto: “Individuazione dell’area a Nord della stazione ferroviaria per Ospedale unico”. Perché il programma elettorale del sindaco Conio del 2017 evidenzia un forte interesse al benessere delle attività agricole e parallelamente ne destina la chiusura per la realizzazione dell’ospedale? Perché l’Amministrazione di Taggia, pur sapendo che i suoi residenti possono raggiungere l’ospedale di Sanremo in pochi minuti giovandosi dell’Aurelia Bis unica esistente, desidera ardentemente questo ospedale? Perché tutte le istituzioni provinciali ASL, Comuni, Sindacati Partiti desiderano la realizzazione dell’ospedale unico pur sapendo che i residenti dei Comuni periferici della provincia avranno grandissime difficoltà a raggiungerlo? Recentemente alcuni esponenti della politica locale hanno difeso l’ospedale unico in quanto gli esistenti sono in edifici obsoleti. È necessario fare notare che tanti ospedali di eccellenza si trovano in vecchi edifici: ospedale pediatrico Gaslini di Genova ha iniziato l’attività nel 1938, l’ormai noto ospedale L’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma fu fondato nel 1936; il Sacco di Milano nel 1927. Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma l’attuale sede risale al 1887, nei decenni successivi è stato ampliato con altri padiglioni, oggi è un centro di eccellenza nazionale ed internazionale. Come ultimo esempio l’ospedale Fatebenefratelli sull’isola Tiberina di Roma, fu costruito alla fine del ‘500 ristrutturato nel 1922 ed oggi ospita un ospedale modernissimo all’interno di un edificio antico, gestito da un ordine religioso ma rientra nel Sistema Sanitario Nazionale e regionale. Pertanto Cittadinanzattiva-Imperia rimane contraria alla realizzazione dell’ospedale unico e restano le perplessità sulla bontà di questo progetto» – sottolinea Cittadinanzattiva-Imperia.

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