Imperia. «L’apertura di un nuovo centro potrebbe dare una risposta almeno parziale anche in virtù dell’imminente inverno», così scrivono i Giovani Democratici della provincia di Imperia nella lettera che hanno scritto al prefetto di Imperia Armando Nanei.
«Con la chiusura del campo Roya i migranti si sono organizzati come meglio hanno potuto, pernottando alla foce del fiume o lungo lo stesso, oppure utilizzando giacigli di fortuna. Sovente si vedono donne incinte o con bambini piccoli al seguito. Il ristoro viene unicamente fornito dalla Caritas o da altre associazioni che provvedono in maniera autonoma. Ma non solo, prima della chiusura del centro i profughi avevano un luogo dove potersi lavare in piena sicurezza – e ancora – da tenere in seria considerazione è anche il fatto che i luoghi dove i migranti trascorrono abitualmente la notte potrebbero risultare un potenziale pericolo per l’igiene pubblica. L’Asl 1 si è già espressa in merito, invitando chi di competenza a ripulire queste zone. Spesso per scaldarsi vengono accesi dei piccoli fuochi dove viene bruciato ogni tipo di materiale, risultando nocivo per chiunque respiri i fumi che vengono liberati – continuano – Ma è anche un problema che di riflesso tocca chi vive nella città. La percezione di sicurezza dei cittadini è significativamente bassa. Le condizioni precarie amplificano il disagio. Alcuni migranti si sono dimostrati psicologicamente fragili e talvolta si sono registrati degli atti delinquenziali che hanno incrinato ulteriormente il fragile equilibrio cittadino. Purtroppo si sono anche verificati episodi di criminalità, come furti e scippi ai danni dei cittadini e dei commercianti».
E proseguono: «Dagli esordi del fenomeno migratorio Ventimiglia si è dimostrata solidale e accogliente, ma negli ultimi periodi l’equilibrio del quieto vivere incomincia a scricchiolare». Nel chiudere la missiva auspicano che il Prefetto, con la collaborazione dell’amministrazione ventimigliese, trovi una soluzione a questo grave e annoso problema.
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