Prima tappa

Legambiente Liguria, l’Ecoforum Tour fa tappa a Imperia

Abbandonando la raccolta stradale e passando al porta a porta il capoluogo di provincia è diventato il quinto comune con il miglior risultato di raccolta differenziata. Stessa cosa accade a Chiusavecchia che registra il massimo incremento rispetto al 2019

Imperia. Continua il viaggio di Legambiente Liguria, che con l’Ecoforum Tour dal 2018 racconta le migliori pratiche nell’ambito dell’economia circolare. Da lunedì 18 ottobre, ogni settimana, sulle piattaforme social dell’associazione ambientalista sarà pubblicato un video-racconto per dare voce ad amministratori, imprese e cittadini che sono riusciti ad ottenere i migliori risultati nella gestione e nella riduzione dei rifiuti urbani.

Se a scorrere i dati della DGR 576 2021 della Regione Liguria si è presi dallo sconforto – poiché ancora una volta la Liguria si conferma come la peggiore regione del nord Italia con solo il 53,46% di raccolta differenziata (praticamente lo stesso dell’anno precedente) – segnali positivi arrivano da diversi comuni che invece, in pochi mesi, hanno raddoppiato la raccolta differenziata, raggiungendo e superando il 65%.

Ad esempio Imperia che, abbandonando la raccolta stradale e passando al porta a porta, dal 38% ha raggiunto il 68% di r.d., diventando il quinto comune (sopra i 15mila abitanti) con il miglior risultato di r.d. Per questa ragione la prima tappa dell’Ecoforum Tour si ferma nella cittadina del ponente ligure.

Stessa cosa accade a Chiusavecchia, comune in provincia di Imperia, che registra il massimo incremento rispetto al 2019 passando dal 34,68% al 72,80% di r.d. nel giro di 12 mesi. Intervistata dalla troupe ambientalista, la sindaca ha raccontato che tra le azioni messe in campo quella vincente è stata il passaggio dalla raccolta stradale al porta a porta. Altro dato positivo, che conferma il trend degli anni passati è il numero di comuni che superano il 65% di r.d., nel 2019 erano 120, nel 2020 sono 134.

Tra le buone pratiche che raccontiamo, c’è quella realizzata da Coop che in Liguria ha posizionato quattro Seabin, ovvero cestini mangia rifiuti che collocati a pelo d’acqua, nei porti turistici, grazie ad una pompa interna, filtrano incessantemente l’acqua del mare intrappolando i rifiuti alla deriva.

«Se ieri l’obiettivo era migliorare la qualità della raccolta differenziata, oggi deve essere la riduzione dei rifiuti all’origine – spiega Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria – che è un ulteriore passo avanti nella filiera dei rifiuti. Per questo tra le tappe dell’Ecoforum Tour abbiamo inserito anche Calice Ligure, per raccontare il progetto Sfuso Diffuso – progetto di cui anche Legambiente Liguria è partner – che vede un gruppo di ragazzi impegnato nel coinvolgere la comunità locale in attività sostenibili e a basso impatto ambientale come ad esempio utilizzare prodotti sfusi».

«Siamo contenti di ripartire con il nostro Ecoforum Tour per raccogliere e proporre le buone pratiche che possono essere riprodotte dagli enti locali che sono ancora indietro nella raccolta differenziata – aggiunge Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria al dato positivo di 24 comuni che superano l’80% di r.d. fa da controaltare quello negativo rappresentato da 35 comuni che restano ancora sotto la soglia del 35%. Un ritardo inammissibile, così come la situazione del Comune di Genova, che con un misero 35,43%, continua ad essere un problema per l’intera regione».

I video racconti sono a cura di Ugo Roffi. La campagna di sensibilizzazione e informazione sulla gestione dei rifiuti EcoForum è organizzata da Legambiente Liguria con il sostegno del CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi e Coop Liguria.

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