Cna imperia

La seconda rete televisiva privata più vista in Francia intervista le imprese sanremesi fotogallery

E' la Métropole 6

riviera24 - Métropole 6 a Sanremo

Sanremo. Métropole 6, più nota come M6, la seconda rete privata più vista in Francia, ha scelto la CNA per indagare il punto di vista degli imprenditori sul tema Green Pass, obbligatorio da oggi, 15 ottobre, per tutti i lavoratori.

Numerosissimi i turisti francesi che ogni settimana varcano il confine per raggiungere i nostri territori: indispensabile dunque per l’emittente francese approfondire non solo le nuove regole, ma comprendere anche il punto di vista degli operatori, dalla Farmacia Gismondi al punto vendita di eccellenze enogastronomiche La Salsamenteria, dal negozio di abbigliamento Paul & Shark a Marzio Bistrot ed il Ristorante Da Nicò, evidenziando le difficoltà riscontrate, i dubbi, che è innegabile siano emersi, sull’applicazione e sull’efficacia della misura in uno dei Paesi con le regole più restrittive per quanto riguarda il Green Pass sui luoghi di lavoro.

Obblighi e regole più o meno severi ci sono anche nel resto del mondo: in Francia, ad esempio, il Passe Sanitaire è richiesto ad oggi ai dipendenti di ristoranti, cinema, musei, centri commerciali, palestre e trasporti a lunga percorrenza. Quella italiana è una scelta che sta dividendo, una scelta che si sta ripercuotendo anche sul nostro territorio, soprattutto in termini organizzativi ed economici.

«Ogni giorno le nostre imprese dovranno adempiere all’obbligo di controlli sulla validità del green pass dei lavoratori, con i noti, possibili automatismi derivanti dall’obbligo di considerare il lavoratore assente ingiustificato in caso di mancanza o di green pass non valido. Se le grandi imprese – sostiene Luciano Vazzano, Segretario della CNA Imperiahanno la possibilità di formare un nuovo dipendente in tempi più o meno rapidi, così non è per le nostre imprese più piccole, dove, la maggior parte delle volte, è il datore di lavoro stesso a istruire personalmente i dipendenti. Per non parlare poi dell’alta qualificazione che numerosi settori richiedono: trovare lavoratori specializzati in un lasso di tempo sostenibile potrebbe risultare difficile e la catena produttiva o dei servizi potrebbe rallentarsi».

«Ringraziamo Métropole 6 per averci scelti e per aver dato voce al punto di vista, ma anche alle preoccupazioni delle nostre imprese. La maggior parte di loro è ben organizzata per l’avvio di oggi, anche grazie alle informative a loro rivolte che hanno cercato di risolvere i tanti dubbi applicativi e punti oscuri di quella che è una vera e propria rivoluzione: rimangono, al di là del giudizio di merito e delle scelte personali, numerosi timori per le prossime settimane», conclude Vazzano.

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