Sanremo

La “Cappella Russa” del cimitero della Foce torna di Palazzo Bellevue. Si avvicina il restauro

L’ultimo erede diretto non si sa che fine abbia fatto ed è così che, per poter procedere ai lavori di rifacimento, la municipalità matuziana, come da legge, si è riappropriata dell'edificio funebre

cappella russa cimitero monumentale

Sanremo. Ristrutturazione in vista per un manufatto del cimitero monumentale della Foce. La cappella russa di San Nicola è di nuovo in carico a Palazzo Bellevue, dal momento che i concessionari attuali sono irrintracciabili. L’ultimo erede diretto della defunta Maria de Nepluyeff (fondatrice del sepolcro e lì sepolta) non si sa che fine abbia fatto ed è così che, per poter procedere ai lavori di rifacimento, la municipalità matuziana, come da legge, si è riappropriata dell’edificio funebre.

Le salme tumulate in quella struttura non verranno rimosse ed a seguito di un sopralluogo al camposanto (datato settembre 2019) alla presenza delle autorità politiche del Comune, dell’addetto consolare del consolato generale della Federazione Russa a Genova in nome e per conto del governo di Mosca, è stata data piena disponibilità e garanzia da parte delle autorità russe al restauro conservativo ed ai lavori di consolidamento della cappella. Quest’ultima è uno di quei preziosi manufatti privati del cimitero caduti nel tempo nel degrado, fino ad arrivare a presentare anche problematiche di sicurezza. Della vicenda si è interessato soprattutto la “Rossotrudnichestvo”, un organo del ministero degli Esteri del Cremlino, costituito per “vigilare” su ciò che di russo c’è al di fuori della madre patria.

Nel programma di restauro messo in piedi, gli emissari della Rossotrudnichestvo avrebbero proposto di includere anche la tomba di Aleksandr Botkin, nobile e ufficiale di marina sepolto al monumentale, figlio del terapeuta Sergej Petrovič Botkin, nonché fratello del medico di corte dell’ultimo zar Nicola II: quel Evgenij Botkin, ucciso con la famiglia reale a Ekaterinburg.

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