La vicenda

Investe soldi in una società di servizi, ma è una truffa: il racconto di un sanremese

Stando a quanto raccontato, l'uomo sarebbe rimasto vittima di una società piramidale

Paolo Oggero

Sanremo. Un sanremese di 41 anni, l’agente di commercio Paolo Oggero, ha denunciato una società di servizi presso la quale aveva investito 2mila euro con la promessa, poi non mantenuta, di guadagnarne 6.120 in tre anni tramite bonifici di circa 170 euro al mese, che gli avrebbero consentito di ottenere una gift card da spendere in diverse catene di supermercati. Un investimento nel quale, oltre a lui, avevano creduto anche alcuni dei suoi familiari tanto che nell’operazione, in totale, hanno investito 12mila euro. Dei soldi, però non si sa più nulla e l’uomo si è recato dai carabinieri di Sanremo per denunciare la truffa che ha coinvolto lui e la sua famiglia.

Come scritto nel testo della denuncia sporta, da mesi Oggero non riceve più né gift card e neppure soldi, ma soltanto crediti che può spendere in un e-commerce appartenente alla società di marketing. L’uomo, racconta, ha iniziato a investire su suggerimento di un amico. I guadagni, si è scoperto soltanto dopo, deriverebbero infatti dal cercare sempre nuovi affiliati come succede nelle società “piramidali” che poi, quasi sempre, si rilevano essere specchietto per le allodole nate per far arricchire soltanto chi è al vertice di esse.

«Ho aderito all’iniziativa nel luglio del 2020, tramite il passaparola di un amico e successivamente ho portato anche alcuni membri della mia famiglia, aprendo sei pacchetti – racconta il 41enne -. Ci hanno promesso un determinato guadagno, nel tempo, in base alle persone che portavamo in questa community aziendale. Ho iniziato con 15 euro al mese, poi siamo passati a 23 euro e man mano che porti gente, guadagni sempre di più». In totale, l’agente di commercio ha versato 2mila euro in cinque mesi con lo scopo di triplicare l’investimento. Ma se tutto è andato bene per i primi due mesi, con il rilascio della gift card, l’elargizione promessa si è poi interrotta. «Mi hanno detto che non si potevano più ottenere gift card per motivi legali e mi hanno invitato ad aprire dei conti esteri, dove avrei potuto versare i miei crediti e riscattare gli euro attraverso bonifici nei nostri conti italiani», spiega.

E così ha fatto, riuscendo per qualche mese, fino al marzo del 2021, a riscuotere i crediti. Da quel momento il nulla. «Siamo sette mesi in arretrato – conclude – Questi soldi sono bloccati e non li mandano più sul conto estero. Dicono che dobbiamo avere pazienza, ma non si vede più nulla».

Il problema è che la società in questione invita i clienti-soci a spendere i propri crediti all’interno di un circuito commerciale che fa capo alla stessa e che vende prodotti e viaggi «che però non ci interessano e che in ogni caso costano più cari di quelli venduti altrove».

A questo punto, l’uomo è andato a cercare i responsabili della società, cosiddetta di “affiliate marketing”, ma non è riuscito a parlare con nessuno. Per questo motivo si è rivolto ai carabinieri per presentare un esposto.

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