La protesta

Green pass, Imperia: sit in dei vigili del fuoco davanti alla caserma: «Il decreto del governo è ricatto» fotogallery

«Il lavoro è un diritto fondamentale della costituzione e non va toccato da meschini ricatti politici»

Imperia. Un gruppo di vigili del fuoco del comando provinciale di Imperia ha organizzato stamane un sit davanti alla caserma per manifestare contro il green pass, entrato in vigore stamane anche sui luoghi di lavoro. «Sono contrario al green pass – dichiara un pompiere – E non ho potuto fare il tampone perché le farmacie sono al collasso. Oggi non andrò a lavorare».

A infastidire i lavoratori, soprattutto la contraddizione insita nella tempistica di introduzione del certificato verde: «Durante la pandemia andavamo bene, non avevamo nessun pass e neanche le mascherine per gli interventi – dichiara Stefano Boeri – Ora non andiamo più bene».

I pompieri contrari all’obbligo del certificato verde hanno inviato anche una lettera a Roma: «Siamo un cospicuo numero di vigili del fuoco del comando di Imperia, assolutamente contrari al decreto governativo che obbliga il green pass sui luoghi di lavoro – si legge -. Intendiamo manifestare il forte malcontento di buona parte della categoria, che comprende anche molti colleghi vaccinati, solidali contro questo provvedimento che di sanitario non ha nulla, se non il palese ricatto a vaccinarsi o a fare tamponi difficilmente reperibili per tutti, e costosi. Non c’è acredine verso il comando ed i suoi rappresentanti, ma la volontà di portare avanti una battaglia per l’abolizione stessa dell’obbligo di Green pass, che rappresenta un provvedimento vessatorio e discriminatorio, con il risultato di dividere i lavoratori in categorie di serie a e b, minando altresì l’unità e la coesione di un corpo di eccellenza dello Stato. Per i colleghi non vaccinati avvalersi dei tamponi è tuttora quantomeno complicato, per le difficoltà a prenotare per tempo tamponi in farmacie intasate di richieste, e, nel caso di emergenze in corso, verificare scadenze del green pass di vigili impegnati in calamità, spesso lontano dalla sede di servizio, con, di certo, priorità più importanti da espletare. Ribadiamo il forte attaccamento alla divisa e al lavoro che amiamo, ma proprio per questo motivo intendiamo avvalerci di ogni sistema legale per arrivare alla abolizione del famigerato lasciapassare, perché il lavoro è un diritto fondamentale della costituzione e non va toccato da meschini ricatti politici. Piena solidarietà a chi, come i lavoratori portuali, ci sta mettendo la faccia, ed a tutti quelli che, da settimane, manifestano pacificamente nelle piazze di tutta Italia».

 

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