Secondo grado

Giovanissimo sequestrato per compiere un furto, condannato imperiese

Storia di ragazzi complicati, tra minacce, percosse e droga

riviera24 corte appello genova

Imperia. Aveva sequestrato un ragazzino per indurlo a compiere un furto nella casa dello zio. Per il sequestro di persona, la Corte di Appello di Genova ha confermato, in secondo grado di giudizio, la condanna a 4 anni comminata dal tribunale di Imperia nei confronti di Luca Croce.

Lo stesso Collegio ha inoltre ridefinito la condanna a 3 anni e 6 mesi, portandola a 3 anni 4 mesi, nei confronti di Davide De Bonis, indagato in concorso sempre per sequestro di persona.

I fatti risalgono al 2016, quando davanti al gip Massimiliano Rainieri gli investigatori portano le prove di una vicenda terribile, quella di giovani che vessano coetanei, con minacce e percosse. Nel corso delle indagini erano emersi anche altri elementi a carico di Croce e De Bonis, relativi a cessioni di droga, per lo più hashish e marijuana.

I due imputati erano assistiti dagli avvocati Davide Carpano e Simona Rota (De Bonis) e Marco Noto (Croce).

 

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