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Diano Marina, lieto fine per Leon: il cane fuggitivo

Dopo mesi di vagabondaggio ora è al sicuro

Diano Marina. Una storia a lieto fine per Leon, il cane fuggitivo. Dopo mesi di vagabondaggio, iniziati nella primavera di quest’anno, Leon è al sicuro. La sua vita randagia nel torrente Evigno è finita nella notte tra sabato e domenica.

Leon, splendido Eurasier di circa 4 anni, arriva ad inizio anno a Diano Marina dalla Calabria, adottato da una famiglia del posto, ma decide di scappare e li comincia la sua fuga dall’uomo, uomo che lui rifiuta e dal quale fugge perché schivo ed indipendente.

Cane Leon

A fine agosto un gruppo di volontarie del dianese, mosse dalle segnalazioni sui social e dall’appello della volontaria Doris Paravano della Calabria, decide di metterci cuore e tempo per aiutarlo. Giorni e notti di ricerche, tentativi di salvataggio, raccolta di segnalazioni, creazione di punti di ristoro, corse ad ogni ora del giorno per vederlo, un piano costante e concreto di avvicinamento al fuggitivo. Il risultato non sarebbe però arrivato se non fossero intervenuti sinergicamente e prontamente Asl e Kronos.

Cane Leon

Giuseppe Gandolfo, presidente dell’Accademia Kronos Onlus, sezione Diano Castello, ha delegato le sue forze migliori, le guardie zoofile Cristian Dagati e Marco Palma. Il dottor Ennio Pelazza, direttore sanità animale Asl1 ha incaricato l’operatore tecnico veterinario Ivano Papalia. E dopo 45 giorni, sabato 16 ottobre, dopo avere predisposto una speciale gabbia-trappola, Kronos ed Asl hanno recuperato con amore ed attenzione Leon e lo hanno messo in salvo.

Cane Leon

Leon ora non è solo salvo, ma ha anche già trovato una nuova casa ed una nuova grande famiglia. Ha infatti rapito il cuore delle tenaci volontarie che lo hanno cercato senza sosta e senza mai stancarsi con amore ed ora è diventato la loro mascotte.

Cane Leon

I ringraziamenti vanno a Ennio Pelazza, Giuseppe Gandolfo, Cristian Dagati, Marco Palma, alle volontarie, coordinate da Monica C. (Elena, Andrea, Maurizia, Daniela, Roberta ed Elena), a Doris Paravano e Marika Praino per il prezioso contributo e supporto. Nulla di tutto questo avrebbe comunque potuto essere realizzato se la comunità dianese non avesse risposto prontamente all’appello di Leon (con segnalazioni di avvistamento e autorizzazioni al transito o occupazioni temporanee di terreni privati) e nemmeno se i social/quotidiani online, non avessero
divulgato sempre e prontamente ogni aggiornamento richiesto.

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