Il punto

Armo-Cantarana, raddoppio ferroviario, Colle di Tenda e Aurelia bis al centro del vertice a Imperia con il ministro Carfagna fotogallery

Tavolo organizzato dall'ex ministro e attuale sindaco del capoluogo di provincia: «Dobbiamo sveltire, svegliare, tutte le amministrazioni locali»

Imperia. «Ho messo insieme le Regioni e il governo attraverso la ministro Carfagna che ha la Coesione territoriale, quindi un settore che ha risorse e competenze in base alle norme, forse poco conosciute, ma che danno competenze a quel ministero per i territori del nord che hanno bisogno di coesione, e non c’è un territorio come Liguria e Piemonte, che ha bisogno di coesione per un discorso storico, che nei decenni passati ha portato a infrastrutture che ormai sono vetuste o mancano con il progresso dei tempi. Mettendo insieme le due Regioni, Piemonte e Liguria, con il ministro competente, abbiamo prodotto un elenco di relazioni sui temi più importanti: credo che ci possa essere a questo punto la necessaria condivisione per fare il lavoro e proseguire su queste opere». Lo ha detto, al termine del vertice istituzionale su coesione territoriale e infrastrutture tra Piemonte e Liguria, il sindaco di Imperia e promotore dell’iniziativa Claudio Scajola.

L’incontro, ha visto la partecipazione del ministro per la coesione territoriale, Mara Carfagna, e dei presidenti delle due Regioni, Alberto Cirio e Giovanni Toti.

Un incontro proficuo, come sottolineato dal sindaco Scajola, che ha già «dato delle risposte dal governo attraverso il ministro». Ora è necessario, aggiunge Scajola «far cogliere che questi temi vengano messi nell’agenda delle priorità di Piemonte e Liguria». Ne è un esempio l’Aurelia bis: «A Sanremo manca la parte di progettazione per cui non è stata finanziata – ha sottolineato il sindaco – Imperia l’aveva ed ha avuto quindi la priorità nelle opere ritenute strategiche dal governo con la nomina del commissario. I temi vanno seguiti con passione per risolverli. Oggi probabilmente si avvierà la possibile, auspicabile, a breve programmazione e progettazione dell’Aurelia bis tra Sanremo e Ventimiglia in modo che nel tempo si possano chiedere i finanziamenti. Dobbiamo sveltire, svegliare, tutte le amministrazioni locali perché progettino e individuino le linee del futuro, poi i soldi si vanno a cercare e se si cercano si trovano».

Nel corso del vertice, oltre alla prosecuzione dell’Aurelia bis, si è fatto il punto sul raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure, con il commissario straordinario ingegnere Vincenzo Macello. E poi ancora il colle di Tenda, con l’intervento del commissario straordinario ingegnere Nicola Prisco, la responsabile di struttura ANAS Liguria, ingegnere Barbara Di Franco, e il presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, che ha relazionato sulla Armo-Cantarana.

TUNNEL DI TENDA. Per quanto riguarda il tunnel di Tenda, il progetto definitivo, ha spiegato il commissario Prisco «è già stato approvato in linea tecnica da Anas nel Cda del 20 novembre 2019. Il 6 dicembre 2019 è stato avviato l’iter autorizzato con l’invio del Progetto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il 29 ottobre 2020 è stato acquisito il relativo parere con le successive modifiche e integrazioni. E’ in corso l’aggiornamento del progetto definitivo per raccogliere le prescrizioni imposte. Le procedure ambientali saranno attivate entro il 2021».

«Il tunnel del Tenda è un’opera che è attesa da tutto il territorio – ha aggiunto, spiegandone l’importanza strategica al ministro -. Consiste essenzialmente nella realizzazione di un nuovo tunnel per collegare l’Italia e la Francia. Essenzialmente quest’opera ha subito tantissime vicissitudini, passate attraverso una riduzione contrattuale nel 2018. L’alluvione dell’ottobre 2020 ha causato purtroppo un’interruzione della viabilità esistente con la demolizione di una parte e di un ponte sulla viabilità esistente. La viabilità è purtroppo interrotta da ottobre dell’anno scorso. Essenzialmente i lavori di completamento e riavvio dell’opera consistono nel realizzare un nuovo ponte, oltre a riconfigurare il lato Francia. Naturalmente con la sospensione di tutti i lavori in definizione necessaria del contratto si poneva un bivio: continuare il contratto con l’impresa attuale, affidataria del consorzio, o iniziare da capo con un nuovo progetto. Siamo venuti ad un accordo con un’impresa ad inizio agosto che ci ha permesso di portare la nuova rinegoziazione contrattuale che consiste nell’affidare queste nuove opere, che sono realizzate per ripristinare la viabilità, per riavviare i lavori, che sono stati riavviati già dal 1 settembre scorso. La scorsa settimana è stato approvato un progetto che prevede il completamento dei lavori nel giugno 2025. Per permettere la realizzazione di tutte queste opere vi è stato un aumento contrattuale di circa 76 milioni con finanziamenti necessari di 46 milioni. La parte francese si è detta d’accordo ad aggiungere il 41 per cento, la parte italiana contribuisce invece aggiungendo 26 milioni, che sono stati approvati nella legge di bilancio del 2021, mancherebbero però ancora 6 milioni».

L’intervento di Toti. «Si deve mettere mano alle infrastrutture, il PNNR e la partenza del Paese e della sua competitività passano proprio dalla capacità di programmare per dare più coesione, più competitività e più mobilità – ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Ci sono opere gigantesche e ci son opere considerate minori ma ugualmente importantissime e non possiamo abbassare l’attenzione su tutto questo».

«Sulla Liguria ci sono investimenti importatissimi, basti pensare al terzo valico, alla riprogettazione della Finale-Andora per il raddoppio, la diga del porto di Genova. Ben venga questa programmazione dove ci auguriamo che il governo stanzi fondi e le agenzie governative che devono realizzare le opere lo facciano», ha aggiunto il governatore.

Opere e tutela dell’ambiente. «L’ambiente finora è stato interpretato da un certo ambientalismo, sopratutto da posizioni vicine all’opposizione, come il non fare il non costruire, il non arginare, il non moltiplicare strade e ferrovie. Questo è qualcosa di profondamente sbagliato. Dalle difese costiere di arginatura, alle nuove strade, dalle nuove ferrovie ai nuovi parcheggi, tutto questo tutela l’ambiente e la sicurezza dei cittadini», ha detto Toti.

Su Aurelia bis. «Sull’Aurelia – ha spiegato Toti – C’è una attenzione particolare ovunque. C’è da dare coerenza all’Aurelia bis di ponente che per noi è molto importante anche per il nuovo ospedale unico di Taggia. Mi auguro che il sistema dei commissari nominati dal Governo diventi strumento efficiente di realizzazione. Noi faremo fino in fondo la nostra parte, che è di stimolo e di monitoraggio attento».

Serve un commissario? «I commissari in se non sono supereroi, un ottimo dirigente Anas o RFI non diventa Superman: ci vogliono i poteri, gli stanziamenti, i soldi. Un commissario coordina, aiuta, in alcuni casi è servito in altri meno, occorre meno timidezza nello sbloccare regole sugli appalti pubblici».

 

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