In pronto soccorso attese infinite, la testimonianza dell’ex consigliera Carlutto

17 settembre 2021 | 18:11
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In pronto soccorso attese infinite, la testimonianza dell’ex consigliera Carlutto

«Ho accompagnato mia nonna, affetta da una patologia cronica. Sono passate nove ore prima della visita»

Sanremo. «Nove ore di attesa in codice giallo, a tutto c’è un limite». Inizia così la testimonianza dell’ex consigliera comunale Giovanna Carlutto, ieri in pronto soccorso dalle 13:30 alle 23 di sera al fianco della nonna ultra 80enne, affetta da una patologia cronica. «Siamo entrati in codice verde perché mia nonna da alcuni giorni non si sentiva bene e abbiamo deciso di recarci in ospedale per farla visitare su consiglio del suo medico curante. Le è poi stato assegnato il codice giallo a seguito delle prime analisi. Dall’ingresso alla visita del medico sono passate nove ore perché c’erano troppi pochi medici di turno per il carico di lavoro da smaltire».

Continua il racconto l’ex consigliera dell’amministrazione Biancheri uno: «Ci tengo a elogiare qui tutti gli infermieri in servizio presso il pronto soccorso di Sanremo, persone amorevoli, preparate e disponibili. Ma qualcosa a livello organizzativo deve andare a posto perché non si può far aspettare persone anziane ore e ore da sole su una sedia, senza notizie per una giornata intera. E’ vero che il pronto di Sanremo ha un bacino di utenti troppo esteso, da Ventimiglia a dopo Taggia, ma questo non deve andare a discapito dei pazienti», aggiunge Carlutto.

«Inoltre, vorrei segnalare all’Asl1 che i famigliari, costretti ad aspettare fuori dal pronto soccorso, non hanno nemmeno una panchina o delle sedie dove potersi sedere. Nove ore passate in piedi ad aspettare comunicazioni che spesso non ci sono. Alle 23 passate è arrivato l’esito: recarsi presso l’ospedale di Imperia per sottoporsi con urgenza a un nuovo esame».