Politica

Crisi politica a Ventimiglia, Quesada e Nesci replicano a Rixi: «Nel Pd non c’è spazio per la logica del padre-padrone»

«La verità è che scarica la colpa sul Pd perché sa di avere in città una Lega spaccata a metà», dichiarano il segretario provinciale e la segretaria cittadina del Partito democratico

Imperia. La replica di Cristian Quesada, segretario provinciale del Pd, e Vera Nesci, segretaria cittadina del Partito democratico, a Edoardo Rixi della Lega:

«La circostanza che il sindaco Scullino ed il Pd abbiano votato favorevolmente una pratica non significa certo che Scullino possa prendere la tessera del Pd, considerato che nel Pd non c’è spazio per la logica del padre-padrone.

Ricordiamo a Rixi che dal 5 agosto aspettiamo riscontro alla mozione di sfiducia consegnata alla Lega di Ventimiglia, e non capiamo come sia possibile per la Lega proseguire l’azione amministrativa, dopo aver lamentato che il Sindaco è un accentratore, che la sua amministrazione non ha portato a casa nessun risultato, e che  i suoi assessori non hanno accesso ai capitoli di spesa.

La verità è che Rixi scarica la colpa sul Pd perché sa di avere in città una Lega spaccata a metà, tra chi, pur di non scomparire politicamente accetta di avere un padrone  e chi vorrebbe rimandare gli elettori alle urne, mettendo fine alla peggiore amministrazione della storia di Ventimiglia, a detta degli stessi alleati di maggioranza.

Ora non si comprende perché la delega all’immigrazione in capo all’assessore leghista dovrebbe passare nelle mani del sindaco, quando il suo “capitano” occupa tutte le trasmissioni televisive dicendo che solo la Lega può risolvere questo problema.

Sul fronte migratorio la Lega ha fallito: sono leghisti il sottosegretario Molteni agli interni con delega all’immigrazione, l’assessore regionale all’immigrazione Benvenuti e l’onorevole Di Muro che, in campagna elettorale, spiegava di avere la ricetta per gestire l’immigrazione e ora si diverte a fotografare catenacci nei pressi della stazione di Ventimiglia.

Per quanto riguarda Sanremo, ricordiamo che il sindaco Biancheri ha vinto al primo turno contro un candidato che durante la campagna elettorale ha avuto il pieno sostegno di Salvini. Per questo auspichiamo che alle prossime amministrative il candidato sindaco sia nuovamente espresso dalla Lega. Consigliamo ai leghisti e a Scullino di chiamare il Sindaco Biancheri per farsi spiegare come si gestisce un consiglio comunale dove le pratiche vengono votate dalla maggioranza senza spaccature.
L’amministrazione di Sanremo è solida e sta mutando in meglio il volto della città.

Comprendiamo il nervosismo di Rixi, che ancora una volta ambiva a ruoli nazionali di governo e invece il suo segretario ha già fatto capire che sceglierà l’onorevole Bitonci per prendere il posto di tale Durigon, reo di aver scritto una delle pagine più indecenti della storia repubblicana, (avendo proposto d’intitolare una piazza di Latina al fratello di Mussolini al posto dei giudici Falcone e Borsellino), ma la sua analisi politica sull’estremo ponente ligure è completamente errata».

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