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Camporosso, allo Zaccari non solo sport: dal 2022 sarà pista d’atterraggio per l’elisoccorso notturno

Progetto della Croce Azzurra Misericordie di Vallecrosia in collaborazione con 118 e 112 Liguria. Il presidente Amato: «Prima piazzola certificata della provincia di Imperia»

Camporosso. A partire dal 2022 il campo polisportivo Raul Zaccari ospiterà la prima pista d’atterragio della provincia di Imperia certificata per i voli notturni. A svelarlo è Matteo Amato, direttore della Croce Azzurra Misericordie Vallecrosia, pubblica assistenza che da alcuni mesi ha preso in gestione l’impianto sportivo convenzionato tra i Comuni di Vallecrosia, Camporosso, Bordighera e Ventimiglia, ristrutturandone i locali e portandovi una nuova sede.

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Il progetto, realizzato in collaborazione con il 118 e il 112 Liguria, è già in fase avanzata. I primi tre atterraggi diurni sono avvenuti nel corso delle ultime due settimane (vedi foto), mentre agli inizi del 2022 tutto dovrebbe essere pronto per i decolli al buio. E’ proprio all’interno dei locali della Croce Azzurra che si stanno realizzando i collegamenti alla nascente torre di controllo, con telecamere e comandi remoti predisposti per aprire i varchi e accendere le luci a distanza.

«La piazzola di atterraggio sarà ricavata su una metà campo dello Zaccari ed entrerà in funzione per i voli notturni ai primi del prossimo anno, – spiega Amato. Tra le mura della nostra nuova sede, grazie alle donazioni e all’aiuto di imprenditori privati, sarà allestita la torre di controllo, a contatto diretto con l’ambulatorio, la guardia medica e il servizio di soccorso avanzato. In collaborazione con il 118 e il 112 Liguria è stato predisposto il progetto per adeguare alle specifiche tecniche richieste dall’Ente nazionale aviazione civile la prima piazzola abilitata all’atterraggio notturno della provincia di Imperia. Un’opera importante per tutto il Ponente ligure e a maggior ragione per il comprensorio intemelio. Dalla torre di controllo potremo, da remoto, aprire i varchi alle ambulanze, accendere l’illuminazione e controllare la situazione con l’occhio delle telecamere in totale sicurezza».

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In un primo momento il volo notturno sarà possibile solo per il trasferimento dei pazienti da ospedale a ospedale e per il trasporto dei feriti da ambulanza ad elicottero. A volare per primi da e per lo Zaccari saranno i piloti di Grifo (elisoccorso privato in convenzione con il 118 Liguria) che hanno le abilitazioni per viaggiare in notturna. Dopo due anni di “prova”, Grifo entrerà in funzione, anche di notte, di fatto in un regime di “esclusiva”, così come previsto dalla convenzione siglata con Regione Liguria. Un fatto alquanto paradossale, se si pensa che gli storici elicotteri Drago dei vigili del fuoco effettuano soccorsi avanzati dagli anni ’90 anche dopo il tramonto. Eppure, a causa di un cavillo burocratico, alle mancate assunzioni di personale abilitato e alla venuta meno della convenzione con le parti pubbliche, ai piloti del 115 è imposto il divieto di sforare gli orari “Effemeridi”, cioè non possono accettare chiamate di soccorso che prevedono un ritorno del velivolo alla base oltre l’orario del tramonto. Questione spinosa, più volte denunciata dai sindacati dei vigili del fuoco e che si protrae da troppo tempo.

«Ben vengano opere di questo tipo, volte ad ampliare le superfici abilitate all’atterraggio notturno anche nell’Imperiese, territorio finora sprovvisto di piazzole certificate, – commenta il coordinatore regionale di Usb Vigili del fuoco Enrico Piccardo, elicotterista del 115. La flotta del nucleo elicotteristi della Liguria si è di recente ampliata con l’arrivo di un nuovo Leonardo AW139 e presto potremo contare su un secondo velivolo dello stesso modello. Parliamo di elicotteri all’avanguardia che ci permettono di volare anche in condizioni difficili, come di notte. Peccato che il nucleo elicotteristi dei vigili del fuoco sconti da tempo la mancanza di piloti abilitati al volo notturno: obiettivo più volte prefissato dal Ministero dell’Interno ma che è rimasto disatteso. L’Italia è l’unico Paese ad aver privatizzato l’elisoccorso e ad aver legittimato lo spezzettamento degli interventi tra sanitario e tecnico: noi vigili fuoco viaggiamo senza personale medico a bordo per giustificare un ulteriore servizio a carico della collettività. Due elicotteri per uno stesso soccorso».

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