Le celebrazioni

Seborga festeggia San Bernardo ascoltando il nuovo inno del Principato

Presentati lo stemma delle guardie e i nuovi Luigini con l'effige della principessa Nina

Seborga. E’ festa grande oggi a Seborga: come di consuetudine, in concomitanza con la festività del santo patrono San Bernardo, il principato ha celebrato la sua festa nazionale che per il secondo anno di fila è stata segnata dal Covid e dalle regole dettate dal governo per prevenirne il contagio. Così come nel resto del paese, anche per accedere alle cerimonie seborghine è stato necessario esibire il green pass, indossare le mascherine e rispettare il distanziamento.

La festa è iniziata alle 11 con un fuoriprogramma: alcuni bambini di Seborga hanno organizzato un loro personale alzabandiera in piazza, alla presenza di S.A.S. la Principessa Nina. Nel tardo pomeriggio, dopo la Santa Messa e la Processione di San Bernardo, alla presenza del pubblico e di alcuni ospiti anche internazionali presso l’Arena di Piazza Martiri Patrioti la Principessa Nina e i Consiglieri della Corona hanno presenziato all’alzabandiera vero e proprio, in occasione del quale è stato ascoltato per la prima volta l’inno nazionale “La Speranza” nella nuova versione orchestrata dalla prestigiosa Razumovsky Symphony Orchestra (Slovacchia) di circa 90 elementi, diretta dal Maestro Peter Breiner.

Tra i presenti: i rappresentati esteri del Principato in Costa d’Avorio, Antonioni Carl Bassit, a Monaco di Baviera in Germania, Bernd Lesoine, e in Occitania, Jean-Paul Ghiglione.

«Da tanti anni Seborga festeggia il 20 agosto la ricorrenza di San Bernardo, santo patrono del nostro paese, che qui si dice abbia ordinato i primi 9 cavalieri templari nell’anno 1118 – ha detto la principessa Nina durante il suo discorso – È la giornata più importante dell’anno per il Principato e sono contenta che voi siate qui con noi a condividere questi momenti. La giornata di oggi marca il 1° anniversario della mia investitura alla carica di Principessa e del giuramento di fedeltà al Principato dei miei Consiglieri della Corona: ricordo ancora con emozione la bella giornata dell’anno scorso».

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Per gli appassionati di numismatica è stato il momento di vedere dal vivo le nuove monete del Principato: i Luigini coniati con il volto della principessa Nina.

Altro evento della cerimonia, poi, la presentazione del nuovo stemma delle Guardie. «Finora le Guardie avevano sempre impiegato lo stesso stemma dei Cavalieri di San Bernardo – ha spiegato la principessa – E il Consiglio della Corona ha recentemente deciso di ovviare a questa anomalia dotando il Corpo di uno stemma proprio e riservando ai soli Cavalieri di San Bernardo l’uso esclusivo del vecchio stemma».

Il nuovo stemma, commissionato all’architetto Ezio Forcella, esperto di araldica e già autore dello stemma personale di Nina, mostra un lupo bianco rampante, simbolo araldico di carattere ardito. «Il lupo è armato per rappresentare la difesa determinata, è bianco per simboleggiare la fedeltà disinteressata ed è coronato per indicare la fiducia da noi accordata alle nostre guardie protettrici – ha detto la principessa – Lo scudo ha uno sfondo di colore nero per far emergere dal buio le figure araldiche: si tratta di una trasposizione araldica della tecnica con cui abitualmente dipingeva il Caravaggio, che riusciva in questo modo a disegnare con la luce le sue figure. Il capo dello stemma riproduce lo scudo di Seborga con la tradizionale croce bianca in campo azzurro».

 

 

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