L'incontro

Comandante carabinieri Liguria a Imperia: «Fondamentale colpire il patrimonio, si deve capire che il crimine non paga»

Il generale Maurizio Ferla ha elogiato il lavoro dei carabinieri di Imperia

Imperia. Colpire la criminalità organizzata privandola dei guadagni ottenuti attraverso attività illecite. E’ questo uno degli obiettivi che l’Arma dei Carabinieri vuole raggiungere, e in parte ha già raggiunto, in provincia di Imperia. A dichiararlo, in un vertice con la stampa presso la caserma Somaschini di Imperia, è stato il generale di brigata Maurizio Ferla, nuovo comandante della legione carabinieri Liguria.

Ferla ha elogiato il lavoro svolto dalla compagnia carabinieri di Imperia al comando del comandante provinciale colonnello Andrea Mommo. «Ogni indagine tradizionale compiuta a Imperia in questi ultimi anni – ha detto Ferla – E’ stata affiancata da un provvedimento patrimoniale: questa è la linea che dobbiamo tenere».

«Siamo sempre più convinti – ha aggiunto il generale – Che la criminalità, non solo quella mafiosa, ma anche quella comune, deve essere colpita innanzitutto sotto il profilo patrimoniale. Dobbiamo, in sintesi, dimostrare che il delitto non paga». E ancora: «Questa è una convinzione che mi porto radicata da giovane capitano, trovandomi a prestare servizio in terre abbastanza note per le tradizionali presenze mafiose. Quando cominciai la legge non era questa, ma le norme di oggi ci consentono un maggior raggio di azione».

Parlando in particolare della provincia di Imperia, il generale Ferla ha aggiunto: «E’ una provincia in questo momento molto impegnata nel contrasto dell’immigrazione clandestina, problematica che affianca altri problemi ben più radicati nella tradizione, come la presenza di organizzazioni criminali e di esponenti criminali, anche di tipo mafioso, che ormai da anni sono residenti in questa provincia. Una situazione che non desta particolari preoccupazioni, ma che va tenuta costantemente sotto controllo, cosa che i carabinieri di Imperia stanno facendo in maniera splendida, affiancando a una indagine giudiziaria anche un accertamento finalizzato alla confisca dei beni illecitamente accumulati, per completare con la massima efficacia il quadro di intervento repressivo e preventivo».

 

 

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