Il caso

Cagnolina si aggira per Taggia, «Non è abbandonata, basta inutili polemiche»

Le dichiarazioni di Eva Bertolini, Presidente ARKUS, UnCane, UnAmico OdV Volontariato e Solidarietà

Taggia. Ci scrive Eva Bertolini, Presidente ARKUS, UnCane, UnAmico OdV Volontariato e Solidarietà, in merito cagnolina  che da due mesi si aggira sul greto del torrente Argentina. Una volontaria, rivolgendosi al nostro giornale aveva puntato il dito contro l’inattività del Pluto’s Residence che l’aveva data in adozione. Ma le responsabilità sarebbero da ricercare altrove.

«Non era nelle nostre intenzioni alimentare pubblicamente certe polemiche. Se ne fanno fin troppe – si legge nella missiva – Se poi le notizie vengono gonfiate, distorte da volontarie “compulsive” (così le riconosciamo dalle notizie sulle varie chat, sulle pagine Facebook, fino ad arrivare agli articoli sul giornale, come oggi), allora ci si deve chiedere se queste persone non siano animate dalla voglia di apparire, denigrare miratamente, senza cercare invece la verità».

«La cagnolina non è abbandonata – si legge nella nota stampa – La cagnolina è stata regolarmente adottata al Pluto’s Residence di Bussana-Sanremo il 5 Maggio 2021 da un signore desideroso di dare compagnia alla propria madre. Verso la fine di Maggio è successo, come è capitato e capita spesso (vedi post o messaggi sulle stesse chat o pagine FB o altri mezzi di comunicazione), che – trovato l’attimo del cancello aperto – è fuggita dal giardino. Il proprietario l’ha cercata in lungo e in largo. Si è rivolto alla ASL (primaria competente per la cattura), ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile che potranno confermare assolutamente i fatti. Le ricerche si sono succedute senza, purtroppo, riuscire a catturare la cagnolina che, col passare del tempo, si è inselvatichita, come succede a tutti gli animali che entro un certo tempo non tornano da soli a casa o non vengono recuperati. Questo rende difficile ed impegnativa la cattura, la quale deve essere regolata come le persone preposte invitano a fare tutti coloro di buona volontà che vogliono aiutare, Più di una volta la ASL particolarmente invita le persone volonterose a non alimentare l’animale in modo confusionario, cioè ovunque venga avvistato, bensì in un posto unico e coordinato con ASL in modo da permettere alla stessa ASL, una volta individuato il luogo, di porre una gabbia trappola in cui depositare il cibo e in breve recuperare l’animale. Purtroppo la maggior parte delle persone, allarmate da certi messaggi “disperati” che vengono divulgati e desiderose – senza esperienza – di essere d’aiuto all’animale (cane o gatto che sia), si prodigano in maniera disordinata, non comprendendo che così facendo si produce più male e pericolo per l’animale anzichè risolvere il problema principale, cioè salvargli la vita e non rischiare di provocare danni o incidenti stradali cercando via di fuga».

Aggiunge la Bertolini «A questo proposito, facciamo presente che proprio recentemente, durante un intervento, sull’argine del fiume è stato notato un afflusso esagerato di persone e volontari decisi ad avvicinare a tutti i costi la cagnolina che, sentendosi “circondata”, si è spaventata ed è fuggita a gambe levate! Risultato: è ancora libera e anche il proprietario, andato ancora pochi giorni fa, a tentare di trovarla, non l’ha nemmeno avvistata. Parlando poi di idee “brillanti”, facciamo notare che un veterinario se ne guarderebbe bene dal tentare di addormentare un animale in luogo aperto a mezzo di cerbottana con sedativo. L’animale, fuggendo, potrebbe perdere i sensi in un luogo in cui non lo si troverebbe più. Quindi invitiamo tutti ad essere più collaborativi, evitando commenti di cattivo gusto a cui non diamo seguito. Vogliamo davvero aiutare gli animali in difficoltà ? Facciamolo con intelligenza e amore fine a se stesso».

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