L'emendamento

Ricerca mineraria, controlli più stringenti in Liguria. Scajola: «Nuove regole per tutelare il territorio»

«L’obiettivo è quello di conferire maggiori competenze di verifica e controllo alla parte politica e prevedere una serie di paletti che la società interessata a fare ricerca dovrà rispettare»

Marco Scajola

Genova. Regole più stringenti in materia di ricerca mineraria per garantire una maggiore tutela ambientale e paesaggistica. E’ questo l’obiettivo che si è posta Regione Liguria attraverso un emendamento, proposto dall’assessore all’Urbanistica Marco Scajola e approvato oggi in Giunta, al disegno di legge sulle misure finalizzate all’attuazione della ripresa e della resilienza in Liguria. Un emendamento che stabilisce regole più ferree per poter avviare ricerche minerarie in Liguria, alla luce anche delle diverse richieste arrivate negli ultimi tempi.

«L’obiettivo – spiega l’assessore Marco Scajolaè quello di conferire maggiori competenze di verifica e controllo alla parte politica e prevedere una serie di paletti che la società interessata a fare ricerca dovrà rispettare».

A cominciare da una polizza fideiussoria o assicurativa che la società dovrà sottoscrivere che possa tutelare la Regione da eventuali rischi; dall’aumento di quattro volte del costo del canone, per ogni ettaro su cui si vuole fare ricerca, passando dagli attuali 3,97 euro a ettaro a 16,98 euro per ettaro; dalla presentazione di un progetto molto dettagliato che dovrà specificare l’area dove si intende intervenire e le modalità che si vogliono seguire e anche sanzioni economiche molto severe per chi, eventualmente autorizzato, non dovesse rispettare il progetto presentato. Paletti e misure molto dettagliate e precise che saranno necessarie per ottenere il permesso di effettuare la ricerca.

«Come ho sempre ribadito – continua l’assessore Marco Scajola – la nostra amministrazione non è contro le attività di ricerca e le attività estrattive, ma allo stesso tempo vuole cercare di tutelare il nostro già fragile territorio e non dover subire decisioni dall’alto su una materia in cui, al momento, le maggiori competenze sono del Ministero dell’Ambiente. Quindi siamo intervenuti su ciò che a noi compete ponendo dei paletti molto chiari e di maggior garanzia per tutta la Liguria». «Adesso auspichiamo una riforma da parte del governo in materia di ricerca mineraria – conclude – nella direzione di una maggiore competenza da parte del territorio».

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