Il "no"

Manifestazione no borders a Ventimiglia, Bertolucci (Lega): «Fortemente contrario»

Due, sostanzialmente, i motivi per cui l'amministratore ed esponente del Carroccio punta il dito contro l'iniziativa

Ventimiglia. «Siamo fermamente contrari a questo tipo di manifestazioni». E’ il commento, a caldo, del vicesindaco di Ventimiglia e commissario cittadino della Lega Simone Bertolucci alla notizia che gli attivisti no borders di Progetto 20k hanno deciso di lanciare, nella città di confine, l’iniziativa “Transborder Camp Ventimiglia”: una tre giorni, dal 15 al 17 luglio, dedicata ai migranti e ai problemi legati alla frontiera, in cui si svolgeranno «assemblee» e «azioni collettive e creative in città».

Due, sostanzialmente, i motivi per cui l’amministratore ed esponente del Carroccio punta il dito contro l’iniziativa: «In primis per una questione logistica – spiega – Perché queste manifestazioni, a Ventimiglia, non hanno molto senso per il semplice motivo che il problema del flusso migratorio lo crea la Francia con l’interruzione del transito alla frontiera. Quindi sarebbe più logico che queste manifestazioni, anche magari giuste dal punto di vista ideologico, venissero fatte dall’altra parte del confine».

Il secondo motivo è legato alla difficile ripresa economica di Ventimiglia, dopo un anno e mezzo di pandemia e dopo i danni causati dalla tempesta Alex nell’ottobre del 2020. «Questa manifestazione bloccherebbe la città e il commercio, creando solo ed esclusivamente disagi  – dichiara Bertolucci -. Dobbiamo essere pronti per evitare che cittadini e commercianti li subiscano».

 

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