Imperia. Nel capoluogo arrivano solleciti di pagamenti di bollette dell’acqua già pagate: il disguido è dovuto al tentativo di Amat, società in liquidazione dopo il passaggio del ramo idrico a Rivieracqua, di recuperare vecchi bollettini non pagati attraverso una società milanese specializzata nella gestione e nel recupero crediti.
«Tante persone, soprattutto anziani, non trovano più la ricevuta – si sfoga un utente che ha seguito la pratica per conto della madre – possibile che non riescano a verificare che le somme sono state incassate? Non si può minacciare la gente in questo modo».
Il problema è che l’azienda incaricata, anziché raggiungere solo i morosi sta, evidentemente, scrivendo a tutti reclamando anche bollette già pagate.
«Inizialmente -sottolinea l’utente – non veniva neanche accettato l’invio della ricevuta di pagamento. Consigliavano di pagare comunque e poi fare ricorso. Ora hanno un po’ ammorbidito la linea e hanno accettano l’invio della ricevuta pagata. Inutile dire che i più danneggiati da questa condotta scorretta sono gli anziani poiché tanti, incapaci di fronteggiare la situazione scelgono di ripagare».
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