Vela

Il Panathlon Club Imperia-Sanremo incontra Fabio Grassi, Giuseppe e Gina Zaoli

Nel convivio a tema su "La Giraglia – Rolex Cup"

Panathlon Club Imperia-Sanremo

Imperia. Dopo un anno travagliato in cui le attività del club non si sono potute promuovere, il Panathlon
Club Imperia-Sanremo, con tutte le dovute precauzioni e “per dare un calcio” alla pandemia, ha ripreso i suoi tradizionali incontri in un clima di rinnovata fiducia e felicità nel ritrovarsi nuovamente insieme con tanti amici. L’occasione è stata data dalla “Giraglia – Rolex Cup”, storica e glamour regina delle Regate del Mediterraneo famosa nel mondo che quest’anno, eccezionalmente, è partita da Sanremo.

Il presidente Angelo Masin ha salutato e ringraziato i relatori della serata che hanno partecipato all’edizione del 2021: l’olimpionico Fabio Grassi, velista di fama internazionale, Giuseppe Zaoli, presidente dello Yacht Club Sanremo, e Gina Zaoli, presidente del Circolo Velico Capo Verde. Ha salutato e ringraziato per la loro presenza il vice governatore dell’Area IV del Panathlon Piero Fogliarini, il neo presidente regionale ligure dei Cronometristi Giovanna Amedeo, il presidente del Lions Club Sanremo Matutia Gianni Ostanel e soprattutto tutti i
panathleti che con grande piacere ha potuto rincontrare.

Illustra la figura di Flavio Grassi che dopo essersi formato presso lo Yacht Club Sanremo e aver maturato esperienza su barche propedeutiche, negli anni 80 inizia a competere con le classi olimpiche Flying Dutchman, Soling e Star per arrivare al monotipo d’altura e all’offshore. In 35 anni di carriera sportiva ha al suo attivo 5 titoli Mondiali di cui uno da coach, 6 Europei e 19 Nazionali ed è stato Campione Italiano Match Race. Ha vinto varie regate d’altura tra le quali 2 “Rolex Middle Sea Rac”e e 3 “Giraglia Rolex Cup”. Flavio Grassi con i velisti Vittorio
Zaoli e Luca Albarelli, tutti e tre dello Yacht Club Sanremo, nel 2018 sull’imbarcazione “My Song” hanno ottenuto il record della regata “Trasatlantic Race” da Lazarote (Canarie) a Granata (Caraibi) nel tempo di 10 giorni e 5 ore battendo il precedente record detenuto dal Francese Nomad. Flavio ha partecipato ai Giochi Olimpici di Barcellona, a due America’s Cup sull’imbarcazione Mascalzone Latino ed è stato premiato dal Coni con la medaglia d’Oro al Valore Atletico.

Viene introdotto nel club un nuovo socio: Vincenzo Palmero che per la sua intensa attività a favore dei più bisognosi e per la lotta contro il doping viene salutato come un vero ambasciatore dei valori e dello spirito panathletico. E’ accolto nel club con un grosso applauso di benvenuto nella categoria “Tennis”.

Ha preso poi la parola il presidente dello Yacht Club Sanremo che ha tracciato la storia della “Giraglia” ricordando che fu ideata nel 1952 da: Beppe Croce, presidente dello Yacht Club Italiano, René Levainville, presidente dello Yacht Club di Francia e dal comandante Pier Franco Gavagnin di Sanremo pensando sia una regata, ma anche per ricostruire lo spirito di amicizia leale e sportivo fra l’Italia e la Francia dopo la seconda guerra mondiale. La prima edizione fu organizzata nel 1953 e i partecipanti furono 22, mentre oggi le imbarcazioni di tutti i tipi e di
tutte le dimensioni che partecipano alla manifestazione, ed velisti sia amatoriali che professionisti provenienti da tutto il mondo, sono numerosissimi. Dal 1997 l’evento ha cambiato nome con l’arrivo di uno sponsor importante diventando la “Giraglia Rolex Cup” e oggi è considerata una delle 5 più importanti regate del mondo. E’ una manifestazione atipica e varia anche nei percorsi poiché la Giraglia ha preso il via da: Sanremo, da Saint Tropez e da Tolone e gli arrivi sono avvenuti a Sanremo, a Genova e a Montecarlo, ma la lunghezza del percorso, anche con partenze ed arrivi da città diverse, è sempre stato di 241 miglia, questo per incentivare i grandi armatori a partecipare e poter ottenere il record della corsa, molto ambito.

La bellezza della Giraglia è quella di essere aperta a tutti, vi partecipano i più grandi velisti ed i più grandi armatori del mondo quest’ultimi disposti a spendere anche 30 milioni di euro per disporre di un’imbarcazione competitiva, però possono parteciparvi anche imbarcazioni di privati che abbiano il piacere di cimentarsi in quest’avventura in uno dei scenari marini tra i più belli del mondo. Beppe Zaoli ha continuato dicendo che il mare che dalla Francia va in Corsica è uno dei più difficili e il Capo Corso è uno dei punti più ventosi del Mediterraneo dove le onde raggiungono anche i 12 metri e i venti oltre 60 nodi. Nel 1974 lui insieme ad altri velisti hanno ottenuto il record della competizione in circa 26 ore, record che è durato per 20 anni. Quell’anno la gara era partita da Tolone ed era arrivata a Sanremo e avevano trovato condizioni di mare durissime con un vento portante che li ha accompagnati fino all’arrivo. Il precedente record era dell’imbarcazione “Stella Polare” della Marina Italiana. Quell’anno quando il signor Gavagnin, allora presidente di Porto Sole, intuì che la loro imbarcazione stava battendo il record fece uscire in mare e venirci incontro, per 3 o 4 miglia, circa 200 barche a motore o a vela, per darci il benvenuto, barche che li accompagnarono fino all’arrivo in un clima festoso, fu un episodio bellissimo e indimenticabile. Anche Flavio Grassi ha avuto il piacere e l’orgoglio di aver battuto in passato il record della corsa. Dice ancora che «la Giraglia si tiene nel triangolo dei cetacei e che lungo il percorso, anche quest’anno, hanno visto una quindicina tra balene, capodogli, delfini, stenelle ecc.; un mare, che per le sue peculiarità dovremmo far conoscere molto di più, specialmente ai giovani. Una volta la rotta era tracciata col sestante, si guardava la luna e le stelle oggi la tecnologia ha completamente invertito i metodi per tracciare le rotte, le imbarcazioni sono più tecnologiche e anche le vele non sono più quelle di una volta, ma sono in carbonio; è cambiato totalmente il modo di navigare, ma il fascino della “Giraglia Rolex Cup” rimane immutata e per vincere ci vuole sempre tanta esperienza, concentrazione, sacrificio ma anche un po’ di fortuna».

«Negli ultimi anni come Yacht Club Sanremo – dice il presidente Zaoli – siamo stati artefici di questa manifestazione che partiva alla sera da Sanremo per raggiungere Saint Tropez e la partenza veniva salutata con i fuochi d’artificio. Quest’anno è stata una Giraglia diversa, dopo tanti mesi travagliati, è stata la Giraglia della rinascita e tutti i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, li hanno sostenuti ed elogiati per l’accoglienza e l’ospitalità ricevuta. La cosa più importante è che questa rinascita sia stata realizzata proprio in occasione del centenario di Fondazione dello Yacht Club Sanremo. La manifestazione ha visto iscritte quasi 200 imbarcazioni che con le loro vele colorate hanno creato alla partenza, sul mare antistante il porto di Sanremo, uno spettacolo stupendo». Il presidente Zaoli ha dato quindi dei ragguagli tecnici su come bisogna interpretare i diversi venti lungo il percorso che tra l’altro variano in continuazione.

Ha preso poi la parola Flavio Grassi dicendo che «le sue due prime “Giraglia Rolex Cup” le gareggiò in compagnia di Beppe Zaoli. Fu e continua ad essere un’avventura bellissima un tragitto meraviglioso». Ricorda che nel corso di una attraversata mentre andavano a 22 nodi, velocità che non permette distrazioni, ma bisogna essere molto attenti nel governare la barca, una balena li affiancò e li seguì per un lungo tratto, fortunatamente poi si inabissò con un sospiro di sollievo da parte di tutti i natanti che avevano avuto paura di essere affondati. Racconta dell’impresa rischiosa effettuata con un’imbarcazione adatta alla navigazione costiera e non ad attraversate in mare aperto com’è la Giraglia Rollex Cup che nel corso della regata, essendo in un numero ristretto di persone non hanno mai avuto un momento di riposo, però ebbero la soddisfazione, nonostante un’imbarcazione non competitiva, di vincerla. Grassi ha raccontato ancora dell’avventura di Beppe Zaoli che un anno con la “Tuiga”, imbarcazione d’epoca del Principe di Monaco, affrontò la competizione in condizioni di estremo pericolo, arrivando nonostante tutto al
traguardo.

Quest’anno Zaoli non doveva partecipare all’evento poi all’ultimo momento non ha resistito al fascino della “Giraglia” e a mettere, ancora una volta, a disposizione la sua esperienza, la sua competenza e la sua passione per il successo dell’imbarcazione ospitante, mentre Grassi ha partecipato all’evento in modo ufficiale con una barca moderna di 80 piedi impiegando circa 30 ore. Grassi ha rammentato la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Barcellona dicendo che lui, dal carattere freddo, quando entrò nello stadio di Barcellona fu preso da una tale emozione che gli restò dentro in modo così forte, per tutta la durata dei giochi, che non gli permise di esprimersi al meglio durante le regate, sebbene fosse tra i favoriti.

Il presidente Angelo Masin ricorda che in occasione del 70° anniversario di fondazione del Panathlon avvenuto a Venezia, e poi divulgatosi in tutto il mondo, il 12 giugno è stato proiettato sul frontale del Forte di Santa Tecla il logo del sodalizio, approntato appositamente per la circostanza, che ha avuto un grande successo.

Conclude dicendo che «mentre Flavio Grassi è un grande campione che con le sue imprese non ha ancora finito di stupirci e che continuerà a conquistare ancora molti successi internazionali e mondiali, Beppe Zaoli è un grande presidente che da quanto è al timone dello Yacht Club Sanremo ha incrementato il successo del Club creando eventi internazionali e mondiali in modo esponenziale».

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