Il dramma

56enne stroncato dal Covid, Triora in lutto per Lal Kossinnage

Da 18 anni in Italia, si è sentito male dopo un viaggio nel proprio paese

Triora. E’ morto a 56 anni, ucciso dalla variante inglese del Covid-19, Lal Kossinnage: collaboratore domestico e aiuto cuoco in cucina, originario dello Sri Lanka ma abitante da anni a Triora. L’uomo, che sembra non avesse grossi problemi di salute, si è sentito male subito dopo essere rientrato in Italia da una trasferta di due mesi nel proprio paese, dove si era recato per andare a trovare la moglie e i tre figli.

Ricoverato in ospedale il 26 aprile, in pochi giorni è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dove è morto dopo oltre un mese e mezzo di agonia.

A raccontare la storia di Lal è il vice sindaco di Triora, Gianni Nicosia: «Lal ha lavorato per parecchi anni all’ex hotel Colomba d’Oro e da circa otto anni lavorava come aiuto cucina nel nostro ristorante, ‘L’Erba Gatta’, oltre a effettuare qualche extra come collaboratore domestico per la titolare dell’albergo, Simona Pastor. E’ stato tutto così assurdo e veloce: quando è tornato dallo Sri Lanka mi ha detto di aver effettuato il tampone prima di partire e che era negativo».

«Il giorno dopo, però – continua Nicosia – Ha iniziato ad accusare mal di testa, ma pensavamo che potesse trattarsi del jet-lag o della stanchezza del viaggio. Poi, la febbre, la perdita del gusto e la difficoltà a respirare, tutto in rapidissima successione. Alla fine è stato ricoverato».

«Pur essendo una persona discreta e di poche parole – conclude il vicesindaco – Ha lasciato un vuoto enorme, perché ben voluto da tutti per la sua gentilezza ed educazione».

Per aiutare la famiglia, rimasta in Sri Lanka, è stata organizzata una raccolta fondi. Alle 15,15 di lunedì prossimo, invece, nel giardino dell’ex hotel Colomba d’Oro si terrà una piccola cerimonia con rito buddista e Lal sarà poi seppellito nel cimitero di Triora.

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