La querelle

Ventimiglia, passa in consiglio comunale la mozione per chiedere Pronto Soccorso al Saint Charles

A pochi giorni dall'arrivo del presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, atteso il 1 luglio

Ventimiglia. E’ passata con i voti favorevoli della maggioranza, più quelli dei consiglieri di minoranza Gabriele Sismondini e Massimo D’Eusebio, la mozione firmata dai capigruppo di maggioranza (Francesco Mauro, Maurzio Rea, Cristina D’Andrea, Marcello Bevilacqua e Bartolomeo Isnardi) che impegna il sindaco Gaetano Scullino e il consiglio comunale «a farsi parte attiva affinché la Regione Liguria restituisca presso la struttura dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera il Pronto Soccorso ospedaliero nonché tutti i servizi allo stesso necessari ed annessi, al fine di tutelare le esigenze sanitarie del territorio».

A pochi giorni dall’arrivo del presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, che giovedì 1 luglio sarà a Ventimiglia per incontrare i diciassette sindaci del comprensorio intemelio, più quello di Ospedaletti, e parlare del futuro della sanità a Ponente, tiene banco la questione ospedale Saint Charles.

Dopo l’annuncio, arrivato a mezzo stampa, della risoluzione del contratto con il privato da parte del governatore Toti, sindaci e amministratori comunali sono saliti sulle barricate, spaventati dall’ipotetico smantellamento del presidio sanitario di Bordighera, considerato nevralgico per una zona scarsamente servita da servizi essenziali.

Ad illustrare la mozione è stato il sindaco Gaetano Scullino. Fatto, questo, che ha lasciato perplesso il consigliere Enrico Ioculano, che si è astenuto così come il collega Domenico De Leo e Alberto Ballestra. «Questo documento è una presa in giro», ha detto Ioculano, rimarcando il fatto che, prima che la mozione venisse sottoscritta da tutte le forze di maggioranza, a presentarlo sia stata la Lega: «Quella stessa Lega – ha sottolineato – Responsabile della defenestrazione dell’ex assessore alla Sanità Sonia Viale che aveva lavorato per sistema sanitario, che oggi la nuova giunta sta smantellando».

LA MOZIONE APPROVATA

«Nella seduta del Consiglio Regionale del 15 giugno scorso, il Presidente della Regione Liguria ha fatto espresso riferimento ad una “rivisitazione dell’impianto sociosanitario della Regione” sia sotto il profilo degli “aspetti organizzativi”, che relativamente alla “destinazione degli Ospedali di Cairo, Albenga e Bordighera”, non escludendo che “nella modifica del sistema sociosanitario Bordighera possa rivestire un ruolo pubblico di interesse strategico” quale “presidio di comunità e di cerniera con il territorio” – si legge nella mozione approvata in consiglio – Hanno fatto seguito ulteriori dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione circa la volontà della Regione Liguria di valutare la risoluzione del contratto con l’operatore economico privato che ha vinto la gara tesa alla privatizzazione dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera, le quali hanno destato non poche preoccupazioni nella popolazione».

L’intervento del consigliere Enrico Ioculano

E ancora: «Considerato che alla luce della polemica mediatica, i gruppi consiliari di maggioranza chiedono che sia fatta maggiore chiarezza rispetto alla linea che la Regione Liguria intende adottare per assicurare la massima tutela della salute dei cittadini e che qualunque decisione in tal senso venga assunta con il necessario confronto con il territorio, che già reca peculiarità e complessità sociali, infrastrutturali e turistico-economiche, che non possono non essere valutate con una importante azione sinergica; visto che la privatizzazione dell’Ospedale Saint Charles sia stata voluta, e quasi imposta, dalla Regione per far fronte alla carenza cronica di risorse economiche e professionali, necessarie peraltro ad assicurare il funzionamento di un Pronto Soccorso efficace ed efficiente con annessi tutti i reparti indispensabili a garantire la salvaguardia della salute dei cittadini soprattutto in caso di emergenza; atteso che se oggi la Regione Liguria intende risolvere tale contratto, il Consiglio Comunale intende conoscere le motivazioni e che siano verificate eventuali responsabilità amministrativo-contabili».

«Dato atto che la trasformazione del Pronto Soccorso in Punto di Primo Soccorso si è rivelata fallimentare oltre che per l’assistenza di opportuni supporti tecnico-professionali, proprio per le caratteristiche geomorfologiche di questa porzione di territorio, sprovvisto, peraltro, di infrastrutture e reti viarie adeguate, per cui il lasso di tempo intercorrente fra l’insorgenza del sintomo, l’esatta valutazione dello stesso e la necessaria cura si dilata enormemente a discapito della buona riuscita dell’intervento stesso, mettendo talvolta in serio pericolo la vita dei cittadini, con particolare riferimento ai residenti nei comuni dell’entroterra – continua la mozione – considerato che: dotare il territorio di un Pronto Soccorso efficace ed efficiente risulta fondamentale anche in virtù dell’aumento della popolazione presente sul territorio dovuta alla presenza nelle seconde case, nonché dei forti investimenti in termini di sviluppo turistico previsti da amministrazioni locali e privati; L’accennata possibilità di trasformazione del presidio di Bordighera in ospedale di Comunità, proprio per le caratteristiche che questo tipo di struttura deve avere, non costituisce una soluzione percorribile, rispondente alle esigenze del territorio e risolutiva delle problematiche fin qui espresse, né tanto meno una strategia che possa preservare il futuro dell’Ospedale stesso. Preso atto della ferma volontà dei consiglieri di maggioranza del Consiglio Comunale è quella di difendere il futuro dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera e di attivare un Pronto Soccorso con annessi reparti indispensabili a garantirne l’efficiente funzionamento, quali a titolo esemplificativo Chirurgia generale, Ortopedia, Radiologia, Laboratorio analisi».

Considerato inoltre che:

  • è prevista la realizzazione dell’ospedale nuovo a Taggia come DEA di primo livello provinciale ma che al momento non si è ancora effettuata la dovuta progettazione della rete viaria (Aurelia bis) ritenuta importantissima per il collegamento tra il comprensorio intemelio ed il nuovo plesso ospedaliero;
  • Risulta necessario sia per l’attuale assetto, che per il futuro, per la rete ospedaliera dell’Asl1, avere l’ospedale di Bordighera come sede del Pronto Soccorso e dei reparti annessi, come ai sensi di legge;

Impegna
Il Sindaco e la Giunta Comunale a farsi parte attiva affinché la Regione Liguria restituisca presso la struttura dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera il Pronto Soccorso ospedaliero nonché tutti i servizi allo stesso necessari ed annessi, al fine di tutelare le esigenze sanitarie del territorio.

Mozione sull’ospedale Saint Charles. L’intervento di Andrea Spinosi

 

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