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Dall’ospedale Saint Charles ai migranti, intervista al sindaco di Ventimiglia Scullino

Sull'inaugurazione del porto: "Dopo tanti anni di politica è il mio fiore all'occhiello"

Ventimiglia. Dall’ospedale di Bordighera Saint Charles, che secondo le ultime dichiarazioni del presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti sarà potenziato e privatizzato, al futuro di Ventimiglia, città in cui oggi, a due anni di insediamento della sua giunta, si contano diciotto cantieri pubblici: il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino, come sempre pragmatico, non ha peli sulla lingua e ai dettrattori risponde: “Non sono un padre padrone, ma decisionista sì”.

Ospedale Saint Charles. All’indomani dell’incontro con i sindaci dei diciassette comuni del distretto sociosanitario Intemelio piú Ospedaletti, il governatore Toti ha risposto ai primi cittadini pronti a salire sulle barricate per difendere l’ospedale che il Saint Charles verrà potenziato e andrà incontro alla privatizzazione. “La nota del presidente Toti – dichiara Scullino – E’ un motivo di grande soddisfazione, perché vuol dire che c’è stata una tempesta in un bicchiere d’acqua. Mi fa piacere che il presidente Toti abbia chiarito che l’ospedale sarà salvaguardato, potenziato e che si vada verso la privatizzazione”. A scatenare l’ira dei sindaci, erano state le dichiarazioni in merito all’ospedale di Bordighera diffuse da Regione Liguria il 15 giugno scorso. “Noi abbiamo letto la dichiarazione di Toti che parlava di risoluzione del contratto con i privati – aggiunge Scullino – Per questo i sindaci mi hanno chiesto di riunirli”.

E’ dalla metà degli anni Novanta che l’ospedale di Bordighera viene “svuotato” di reparti e personale. Questo il motivo per cui i sindaci, dopo le dichiarazioni del governatore ligure, si sono subito allarmati. “Per l’ospedale abbiamo sempre dovuto combattere – spiega Scullino – Contro tutte le amministrazioni regionali che ci sono succedute. Ora aspettiamo fiduciosi che il 1 di luglio Toti ci confermi quanto dichiarato oggi”.

Migranti. “L’immigrazione per quanto riguarda Ventimiglia è un tema molto caldo, e la verità è che ormai da anni stiamo vivendo una situazione di massimo degrado con l’arrivo di numerosi migranti che giungono a Ventimiglia pur sapendo che i cinque valichi di frontiera sono impermeabili”, dichiara Scullino. Il primo cittadino parla della percezione di insicurezza che si percepisce in città anche a causa delle continue risse tra i migranti e soprattutto per la presenza di criminali come passeur. Sull’apertura di un campo di transito Scullino non torna indietro: “Non è la soluzione”. “Io farò la mia parte, centro o non centro, ma chi è deputato ad altre funzioni faccia il suo”, aggiunge.

Inaugurazione del porto di Ventimiglia. “Ricordo nel 2009 quando sono riuscito ad ottenere il via libera dalla Regione per la realizzazione del porto fu un motivo di grande soddisfazione – dice Scullino – Per me come sindaco di allora e di oggi è un grande orgoglio aver raggiunto l’obiettivo. E’ un impegno che avevo preso, ci abbiamo messo qualche anno, ma oggi è realtà. E’ un’opera bellissima, curata nei minimi particolari: sarà invidiato da tutti. Dopo tanti anni di politica sono contento di dare questo ai miei concittadini: è il mio fiore all’occhiello”.

Tensioni in maggioranza? “Vengo descritto come un padre padrone, ma non lo sono. Decisionista, sì, ma questo si è sempre saputo”, dice Scullino mettendo a tacere le voci sulle tensioni in maggioranza dovute ad alcune pratiche particolarmente calde. “Io non vengo qui a scaldare delle sedie – aggiunge – Faccio altro nella vita. Chi viene qui deve risolvere i problemi della gente. Il massimo dei problemi devono essere risolti, poi è chiaro che c’è un programma, sottoscritto da tutti i partiti, al quale ci dobbiamo attenere. Poi, però, bisogna prendere delle decisioni con fermezza, nella consapevolezza che la cosa più brutta che possa accadere a un politico è che la gente, dopo cinque anni, ti dica: ‘Ma cosa hai fatto?’. E’ l’offesa più brutta. Oggi a Ventimiglia ci sono 18 cantieri che stravolgeranno la città, la miglioreranno. Ne sono sicuro”.

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