Il commento

Sanità ligure, Volpi: «Ennesimo poltronificio, nominato chi in passato non si è distinto per comportamenti virtuosi»

«Non si capisce perché Regione Liguria, anziché prendere esempio da modelli sanitari più virtuosi, insista nel piazzare sempre le stesse persone nelle posizioni più delicate e remunerative»

riviera24 - Leda Volpi

Genova. «Avevamo giusto bisogno di un nuovo organismo apicale, nella sanità ligure. E per di più affidato a chi in passato è stato riconosciuto colpevole di abuso d’ufficio. Non si capisce perché Regione Liguria, anziché prendere esempio da modelli sanitari più virtuosi, insista nel piazzare sempre le stesse persone nelle posizioni più delicate. E remunerative: il capo della struttura di missione per la Programmazione sanitaria costerà 123.000 l’anno per tre anni». Lo dichiara la deputata de L’Alternativa c’è Leda Volpi.

«Dopo la nomina del Commissario straordinario della Sanità Ligure Walter Locatelli, su cui all’epoca gravava il sospetto circa la vendita fortemente sottoprezzo di uno storico palazzo milanese di proprietà dell’Asl, ora ecco quella di Giuseppe Profiti, sul cui operato nell’affaire dei fondi della “Fondazione Bambino Gesù” i giudici si sono chiaramente espressi nel 2017. Se in Liguria proprio non si poteva fare a meno di un’ulteriore struttura sanitaria, peraltro sovrapposta ad Alisa, almeno si fosse scelto un dirigente senza macchia» – dice.

«La Liguria ha bisogno di voltare pagina abbandonando il fallimentare “modello Lombardia” e i fondi da destinare alla creazione delle Case della salute potrebbero essere un’importante opportunità. Ma questo potrà avvenire solo se si comprende che si deve cambiare politica sanitaria: si devono attrarre medici e infermieri e metterli in condizioni di lavorare bene, se non si risolve il problema della carenza di personale l’opportunità del Recovery sarà persa e ci troveremo tanti appalti e tante strutture vuote. Il rischio è che i fondi finiscano – tra appalti e subappalti facilitati peraltro anche dal decreto Semplificazioni – nell’ennesima operazione edilizia e immobiliare che in Liguria ha già dato i suoi frutti avvelenati: il caso dell’immobile fantasma del Palasalute di Sanremo è ancora sotto gli occhi di tutti», conclude.

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