Sabato

Parte da Ventimiglia la sfida di Salvatore Cimmino: giro d’Italia a nuoto senza una gamba

Per richiamare l’attenzione sui ritardi nell’applicazione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche e per sensibilizzare l'opinione pubblica verso una politica volta all'inclusione sociale

Ventimiglia. A nuoto lungo le coste d’Italia, dal confine con la Francia fino a Trieste: parte sabato 8 maggio, da Ventimiglia, il giro d’Italia a nuoto di Salvatore Cimmino, 56 anni. Originario di Torre Annunziata (Napoli), Cimmino ha subito l’amputazione di una gamba all’età di 15 anni a causa di un osteosarcoma. E la sua sfida non è un caso. Con il giro d’Italia, infatti, la sua intenzione è quella di richiamare l’attenzione sui ritardi nell’applicazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), oltre che sensibilizzare l’opinione pubblica verso una politica volta all’inclusione sociale.

Se le condizioni meteo marine lo permetteranno, sabato prossimo l’atleta partirà per il suo viaggio dalla spiaggia di Nervia tra le 9 e le 10, per arrivare, tra le 15 e le 16 (o le 16 e 17, a seconda dell’orario di partenza) al Circolo Canottieri di Sanremo, dopo aver percorso 23,8 chilometri affiancato da alcune unità da diporto.

Quattordici le tappe in programma, anche se avrebbero potuto essere di più, ma la chiusura delle piscine per l’emergenza sanitaria impedisce di allenarsi. L’ultimo tratto, salvo cambiamenti, sarà l’8-9 ottobre a Trieste.

Cimmino non è nuovo a questo genere di sfide: già nel 2006 si è cimentato nella sua prima traversata, da Capri a Sorrento, su una distanza di venticinque chilometri. Nel 2007, poi, il primo Giro d’Italia in 10 tappe.

Per il nuovo viaggio, Cimmino ringrazia Carmela D’Abronzo, comandante della Capitaneria di Porto di Sanremo; Alessandro Di Liberto del Circolo Canottieri di Sanremo; l’associazione Integrabili; il presidente Ernesto Basso dell’associazione Amici Disabili e Mirco Soleri, presidente commissione Peba del Comune di Sanremo.

 

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