Dopo oltre 6 mesi

Coronavirus, termina la fase acuta dell’epidemia: chiude la struttura Covid di Colle di Nava

Il 31 maggio sarà l’ultimo giorno di attività della struttura dedicata ad ospitare pazienti affetti da Covid in modo non grave. Fu resa operativa in soli 10 giorni

Struttura Covid di Colle di Nava

Imperia. I numeri dell’epidemia da Covid-19 sono per fortuna in rapida discesa e dunque anche il numero di persone che necessitano di cure legate all’infezione. Il 31 maggio sarà l’ultimo giorno di attività per la struttura Covid di Colle di Nava, organizzata e resa operativa da Asl1 e la Coooperativa “Il Faggio” in pochissimi giorni.

L’apertura della struttura, che risale al 20 novembre 2020 in piena fase emergenziale, ha avuto come obiettivo quello di accogliere pazienti affetti da Covid-19 che non necessitavano di ricovero ospedaliero, liberando posti letto negli ospedali. Dopo oltre 6 mesi, il 31 maggio la struttura chiuderà i battenti.

Struttura Covid di Colle di Nava

Oltre duecento pazienti (210 per la precisione) hanno trovato cure ed ospitalità da parte del personale della Cooperativa “Il Faggio” nella struttura che ha sede nel Comune di Pornassio, attrezzata e aperta in tempi record in un momento in cui tutto era particolarmente difficile a partire dal reperire disponibilità di personale specializzato. In questi mesi di attività non vi sono stati casi di positività tra il personale, a testimonianza dell’attenzione e dell’attenzione assoluta alle procedure e alle normative di sicurezza sanitaria.

«È stata un’esperienza totalizzante – racconta Laura de Lucia, responsabile della struttura – che ci ha segnato profondamente a livello umano e professionale. Usciamo tutti più arricchiti, con un bagaglio di emozioni che ci porteremo sempre dietro e che credo abbiano donato una consapevolezza unica a tutta la straordinaria équipe. Una squadra fantastica che ha messo al primo posto rigore nelle procedure, umanità e vicinanza nei rapporti con gli ospiti». «Ricorderò sempre – spiega commossa la responsabile della struttura – quando una coppia di anziani in dimissione fu delusa dal sapere che i nostri collaboratori non si sarebbero più occupati di loro a domicilio. Tantissimi, forse troppi, i momenti toccanti da ricordare. Rimane in noi la consapevolezza del lavoro fatto in condizioni complicate e soprattutto di avere restituito tante persone alle loro case in totale sicurezza».

Struttura Covid di Colle di Nava

«Abbiamo avuto ragazzi di 25 anni e centenari tra cui una signora di 102 anni e con tutti il clima che si è creato ha consentito a noi di dare il massimo e ai nostri ospiti di ritrovare una sicurezza in momenti certamente di angoscia e timore per la propria salute – racconta Sabina Nasi, operatrice dell’équipe di Nava – Spesso al momento della dimissione i pazienti ci hanno fatto dono di canestrelli, piante grasse ecc.. tutti modi semplici per dire un “grazie” che ci ha riscaldato l’animo e aiutato a continuare la nostra attività professionale».

Il presidente de “Il Faggio” Danilo Pisano spiega: «Siamo tutti molto fieri del lavoro incredibile fatto dalle donne e dagli uomini che operano nella nostra cooperativa. Persone eccezionali. In 10 giorni, siamo stati in grado di rispondere positivamente all’appello lanciato dalle autorità e dalla Regione Liguria, in piena emergenza per i tanti contagi del periodo autunnale che rischiavano di mandare in tilt gli ospedali. “Il Faggio” si è confermato una realtà di eccellenza e ha dimostrato una grandissima efficienza e professionalità che si evidenzia anche nei numeri che testimoniano la sicurezza con la quale abbiamo operato. È stata fondamentale l’ottima collaborazione con l’Asl1 con la quale abbiamo lavorato magnificamente. Un successo di squadra e penso un caso esemplare di collaborazione proficua tra sanità pubblica e terzo settore cooperativo in particolare».

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