La seduta

Consiglio regionale, progetto di sensibilizzazione sulle maculopatie tra i punti all’ordine del giorno

Affrontati diversi temi

Consiglio regionale

Genova. Nel pomeriggio di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Estendere alla “Zona 4” l’obbligo della progettazione antisismica
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 236, presentato da Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), che impegna la giunta a verificare se ci sono le possibilità di estendere anche per quei Comuni che sono classificati in zona 4 l’obbligo della progettazione antisismica in modo da garantire a quanti produrranno tali interventi di poter usufruire della detrazione per le spese sostenute. Nel documento si ricorda che nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato da un evento di notevole intensità. «Nella riclassificazione del territorio nazionale – si legge nel testo – viene introdotta una zona 4, nella quale è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica».

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha espresso parere favorevole sul merito sull’ordine del giorno, pur rilevando la necessità di alcune modifiche.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha condiviso la posizione assunta da Garibaldi e ha annunciato voto favorevole in quanto il documento è in linea con gli orientamenti già assunti dal gruppo.

Manutenzione distretto Telecom nel levante ligure
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare), e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad avviare ogni iniziativa per mantenere nel territorio del distretto telefonico coperto dal prefisso 0185 un solido presidio per la manutenzione della rete, tutelando le professionalità presenti e la qualità delle comunicazioni in caso di emergenze della Protezione civile. Nel documento si ricorda che a Casarza Ligure ha sede l’azienda Eco.Net, che dal 2019 si occupa, per conto di Telecom, della manutenzione e della riparazione della rete telefonica nel distretto, che va da Sori a Moneglia fino all’entroterra, ma Eco.Net ha deciso di chiudere il cantiere proponendo alle maestranze, 27 persone, il trasferimento in altre sedi anche fuori regione. La società subentrante non sarebbe disponibile ad assorbire i lavoratori e ha subappaltato il servizio a ditte minori, con il rischio non solo ci creare un’emergenza occupazionale nella zona, ma anche di peggiorare la qualità del servizio.

Progetto di sensibilizzazione sulle maculopatie
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 17, presentata da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad attivarsi affinché il progetto di sensibilizzazione e prevenzione maculopatie possa essere esteso e promosso su tutto il territorio ligure per coinvolgere il più possibile la popolazione all’autodiagnosi di malattie visive degenerative. Nel documento si rileva che oltre 1 milione e 400 mila persone sono affette in Italia da questa patologia e che, con l’avanzare dell’età, il rischio di degenerazione maculare e il rischio di aggravamento della malattia aumentano e che l’Associazione Comitato Macula, nata nel 2020, ha promosso insieme al Comune di Genova e Amt la campagna di prevenzione “Controlla se vedi storto”.

Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) e Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) hanno chiesto di poter aggiungere la propria firma. Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato voto favorevole al documento.

Interventi per la cura delle maculopatie
Con 16 voti a favore (maggioranza) e 11 astenuti (minoranza) è stata approvata la mozione 18, presentata da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad attivarsi affinché venga aggiornato il Manuale delle Autorizzazioni Sanitarie nella sezione relativa ai requisiti impiantistici e tecnologici degli Ambulatori Chirurgici, inserendo la possibilità di poter «eseguire le iniezioni intravitreali in ambulatori chirurgici resi idonei dalla sola presenza della “cappa a flusso laminare portatile” senza la necessità di impianti ricambi di aria/ora (con aria esterna senza ricircolo) non inferiori a 6». Nel documento si rileva che queste iniezioni, nonostante la bassa complessità e invasività, vengono comunemente eseguite in sala operatoria, mentre in gran parte delle nazioni europee le iniezioni vengono eseguite in sicurezza in ambulatori denominati “clean room”.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha proposto di approfondire il tema, ritenuto tecnicamente complesso, nella competente commissione consiliare rinviando il voto in Consiglio. La proposta non è stata accolta.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha condiviso la richiesta di rinvio avanzata da Rossetti.

Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) e Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) hanno chiesto di poter aggiungere la propria firma.

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