Tradizioni

Bajardo, torna la pluricentenaria “Festa Ra Barca”

Verrà abbattuto il pino silvestre piantato nella piazza Parrocchiale, conosciuto anche come "Albero della Pentecoste"

Festa Ra Barca a Bajardo

Bajardo. Domenica prossima 30 maggio, dopo lo stop dell’anno scorso a causa della pandemia, ci sarà l’epilogo della pluricentenaria “Festa Ra Barca”. Verrà abbattuto il pino silvestre piantato nella piazza Parrocchiale, conosciuto anche come “Albero della Pentecoste”. Dopo di che verrà fatto a pezzi e venduto all’asta.

Spiega Franco Taggiasco: «Molti pensano che quella pianta in mezzo alla piazza sia l’albero della cuccagna, invece ha una storia/leggenda che si tramanda dal lontano 1300, quando esistevano le Repubbliche Marinare, i Signori del mare di Genova, ” i Doria ” stipulando un contratto con la repubblica di Pisa, fecero si che boscaioli pisani venissero a tagliare il legname per la costruzione della flotta pisana.

A Bajardo in quel tempo regnava il conte, il quale aveva tre figlie, una delle quali si chiamava Angelina, e proprio lei innamoratasi di un boscaiolo pisano, fece andare su tutte le furie il conte, il quale per la differenza di ceto, contrastò in ogni maniera quell’amore, ma Angelina, sorda al veto del padre, fuggì con l’amato. Il padre, accortosi della fuga, la cercò e la raggiunse nella vicina pineta, e con un colpo di sciabola le mozzò la testa, portandola in piazza affinché tutti vedessero che fine faceva chi disubbidiva.

Da allora, ogni anno a Pentecoste, dei robusti giovani vanno nel bosco e tagliato un pino altissimo lo trascinano in paese, e con l’aiuto di grosse funi, guidati da un coordinatore, lo issano in piazza. Poi tutti insieme, tenendosi per mano in giro tondo, cantano la storia del conte e di Angelina. La fase di innalzamento della pianta, è molto emozionante, perché questi giovani, dalle finestre delle case circostanti con le funi tirano all’ordine di: “Ohh Tira..ohh forza..” e non sempre la pianta segue la traiettoria».

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