Coronavirus

Sanremo, Fratelli d’Italia: «Consentire l’immediata riapertura dei settori ad oggi ancora chiusi»

L'ordine del giorno di Luca Lombardi e Federica Cozza

Luca Lombardi  e Federica Cozza

Sanremo. Luca Lombardi e Federica Cozza di Fratelli d’Italia Sanremo scrivono un ordine del giorno incentrato sulle riaperture delle attività.

Ecco il testo dell’Odg:

«Al Presidente del Consiglio comunale di Sanremo

ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE:
– in via generale, sin dall’inizio della pandemia, non appena si iniziarono ad avere dati abbastanza significativi sui contagi, era stato chiaro che ogni progetto di riapertura non potesse non tenere in considerazione tanto la realtà territoriale specifica, quanto la necessità di prevedere una tutela rafforzata per le categorie fragili dunque maggiormente a rischio.
– ad oltre un anno dall’insorgenza della pandemia da Coronavirus, si è registrato il totale fallimento della strategia perseguita dai governi che si sono succeduti, tanto sotto il profilo del contenimento del contagio, quanto sotto il profilo della tenuta del sistema sanitario, quanto infine ai problemi che vive il tessuto sociale economico e produttivo.
– è dunque un’urgenza che sia formulato un piano di ripartenza che preveda la riapertura in sicurezza di tutte le attività che ancora oggi, del tutto irrazionalmente, sono costrette alla chiusura.

CONSIDERATO CHE:
è necessario che il governo si impegni a valutare l’opportunità di procedere nei settori che seguono secondo le linee guida di seguito indicate.
– con riferimento ai trasporti pubblici, si chiede che il governo si impegni al loro potenziamento mediante lo stanziamento di specifiche risorse aggiuntive da destinare alla stipula di convenzioni con privati, bus turistici, taxi o NCC, così da garantire – anche attraverso il reclutamento di stewarding – che il trasporto dei soggetti più fragili avvenga in sicurezza, senza assembramenti all’interno dei mezzi e lungo il tragitto che gli studenti devono percorrere sino alla scuola. L’integrazione del trasporto pubblico locale con il conseguente potenziamento delle linee consentirebbe del tutto evidentemente una maggiore sicurezza e a cascata la possibilità per una serie di servizi, quali scuole, tribunali, di riaprire integralmente ed in sicurezza. Il potenziamento del trasporto pubblico locale si pone come pregiudiziale sul tema delle riaperture, che potrebbero essere razionalmente affrontate serenamente se fosse garantita questa necessaria premessa.
– con riferimento alle scuole, si chiede che il governo si impegni alla riapertura degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado. Considerata altresì la necessità di ottenere un distanziamento fisico sufficiente a limitare il contagiosi propone, là dove necessario, di aumentare gli spazi mediante l’utilizzo di tensostrutture, contestualmente si propone l’attivazione di convenzioni o partenariati con istituti privati al fine di ottenere un maggior numero di aule. Sempre al fine di riportare i giovani nelle classi occorre inoltre procedere mediante un serio tracciamento dei contagi, andare spediti con le vaccinazioni per gli insegnanti, attivare screening periodici della popolazione studentesca, prevedere l’istituzione di presidi medici interni, se e quando necessario prevedere lo scaglionamento degli orari e la differenziazione degli ingressi.
– con riferimento alle attività sportive, si chiede che il governo si impegni alla riapertura delle palestre, delle piscine e delle scuole di danza. Queste potrebbero ripartire subito, in sicurezza, semplicemente, in conformità alle misure adottate con il “Nuovo protocollo attuativo delle Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere”, approvato il 22 ottobre 2020 dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri. Là dove è possibile tenere il distanziamento, dunque, anche con una parziale riduzione dell’utenza, in modo da garantire il contenimento dell’indice di affollamento per metro quadro, è necessario riaprire le attività sportive, nel pieno rispetto delle misure di contenimento del virus, alle quali peraltro i gestori di attività sportive si erano già adeguati lo scorso anno, prima di subire una chiusura indiscriminata. La ripartenza dello sport appare necessaria anche per il fondamentale ruolo che la pratica sportiva assume nel potenziamento del sistema immunitario, con ogni beneficio in termini di contenimento del virus.
– rispetto al settore cultura in generale, si chiede che il governo si impegni ad una programmazione seria e cadenzata delle riaperture dei musei, delle mostre e delle pinacoteche, dei cinema e dei teatri, garantendo sanificazioni, riduzioni degli ingressi per evitare assembramenti e possibilità di prenotazione online.
– rispetto alla ristorazione, bar, mercati, attività ricettive e del settore dell’ospitalità assodato che negli spazi aperti le possibilità di contagio sono assai rare, in attesa della riapertura totale, si chiede che il governo si impegni a riaprire subito bar, pub e ristoranti con spazi esterni, anche di sera almeno fino alla mezzanotte, mercati, nel pieno rispetto dei protocolli e del distanziamento. Riguardo a tutte le attività del settore ristorazione e ricettivo, oltre a chiedersi comunque la riapertura nel rispetto delle norme di prevenzione e contenimento del virus, i chiede inoltre che cessino le chiusure settoriali e insensate. Nel rispetto dei protocolli di sicurezza infatti deve essere in via generale consentito alle attività ricettive di restare aperte sia a pranzo che a cena.

RILEVATO CHE:
– affinché tutte queste proposte possano trovare piena e ampia attuazione, occorre pressare il Governo affinché acceleri sulla campagna vaccinale, facendo sì che anche che questo si impegni a valutare attraverso un proprio comitato di esperti la qualità dei vaccini in modo da superare le lungaggini burocratiche di AMA ed AIFA. Ciò consentirebbe una velocizzazione degli approvvigionamenti e contestualmente un aumento delle dosi disponibili.
– che al fine di realizzare appieno un programma valido di riaperture è auspicabile l’adozione del “certificato verde digitale” mediante il quale si agevoli e si renda sicura la libera circolazione all’interno dell’UE. Il predetto certificato deve essere considerato una misura temporanea, non discriminatoria e contenga, nel rispetto assoluto della tutela della privacy, dati relativi all’eventuale espletamento della vaccinazione, o del tampone ovvero dell’eventuale avvenuta guarigione dal Covid-19.

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato

IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta

a farsi portavoce presso il Parlamento della Repubblica Italiana e presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri delle proposte sovraesposte, perorandone l’adozione, al fine di consentire l’immediata riaperture dei settori ad oggi ancora chiusi» scrivono Luca Lombardi  e Federica Cozza.

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