La proposta

FdI, presentato ordine del giorno per la riapertura del punto nascite a Sanremo

Ad opera dei consiglieri comunali Luca Lombardi e Federica Cozza

Luca Lombardi  e Federica Cozza

Sanremo. Ecco l’ordine del giorno presentato dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Luca Lombardi e Federica Cozza.

PREMESSO che con delibera n. 667 del 26/07/2019 l’ASL 1 Imperia ha approvato il progetto di ristrutturazione del punto nascite e del reparto di pediatria del padiglione Borea dello Stabilimento Ospedaliero di Sanremo;
PREMESSO, ancora, che a seguito dei lavori avviati per detta ristrutturazione, il cui termine è previsto per la primavera del 2022, il punto nascite è stato trasferito presso l’Ospedale di Imperia;

EVIDENZIATO che da un articolo pubblicato su un noto quotidiano del 27/04/2021 si evince che il futuro del punto nascite di Sanremo sia al momento ancora incerto, ed anzi viene palesata l’eventualità di una riconversione del reparto ad altre funzioni ospedaliere;
SOTTOLINEATO che durante una recente riunione del Dipartimento Sanità e Sociale di Fratelli d’Italia Sanremo presieduto da Antonella Basso era già stata affrontata la questione legata al trasferimento del punto nascite al reparto Ostetricia di Imperia, reparto cui ora sono riferiti tutti i parti che in epoca pre – covid erano equamente suddivisi sul presidio di Imperia e di Sanremo: dalla stessa riunione era emersa la necessità di ricollocare alcuni servizi sanitari, tra cui il punto nascite, sul nosocomio sanremese;
VISTO che la Regione Liguria ha confermato che con la conclusione dei lavori sarà ripristinata la funzionalità del punto nascita presso l’Ospedale di Sanremo e che fino alla realizzazione dell’ospedale unico di Taggia verranno mantenuti attivi sia i punti nascita di Sanremo che di
Imperia;

IMPEGNA Il Sindaco e la Giunta ad attivarsi, di concerto con i soggetti coinvolti, affinché al termine dei lavori di ristrutturazione il punto nascite di Sanremo venga nuovamente trasferito nella sua sede storica presso lo Stabilimento Ospedaliero cittadino e venga garantita la sua apertura fino a quando non sarà realizzato il nuovo ospedale unico di Taggia, scongiurando una sua possibile conversione in una struttura con altre funzioni ospedaliere.

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