Il punto

Coronavirus, crescono i contagi in provincia: «Livello di guardia». Toti: «Siamo a ultimo miglio», in arrivo restrizioni a Ponente

In conferenza stampa preannunciate nuove possibili misure di contenimento del virus per ripartire a maggio

Sanremo. «I dati di contagio in questa provincia sono ancora a livello di guardia, quindi sicuramente credo valga la pena di fare qualche riflessione per i prossimi giorni a venire». Lo ha detto il direttore generale di Asl 1 Silvio Falco in conferenza stampa allestita nei locali dell’azienda sanitaria di Bussana. «Abbiamo visitato stamani la sede vaccinazioni di Taggia – ha aggiunto Falco, parlando dell’hub vaccini allestito presso la nuova stazione ferroviaria di Arma di Taggia – Dove sabato inizierà il “drive vaccine” per accelerare ulteriormente campagna di vaccinazione».

Sulla possibilità di allestire altre punti di drive vaccine in provincia, Falco ha detto: «L’idea di farli c’è, tutto dipende dal numero dei vaccini che arrivano. Stiamo facendo lo sforzo di fare vaccinazioni nell’entroterra per gli ultraottantenni. Alcune realtà si sono attrezzate molto bene e stanno chiedendo con forza i vaccini anche per altre fasce di età. L’obiettivo di aprile è vaccinare ultravulnerabili, vulnerabili e disabili e poi, pian piano, le varie fasce della popolazione».

PRESIDENTE TOTI: «SIAMO A ULTIMO MIGLIO,OBIETTIVO RIAPERTURE»

«Il mio obiettivo sarebbe quello di iniziare a parlare di riaperture, e non più di chiusure, dalla prima settimana di maggio – ha dichiarato a Villa Spinola di Bussana, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti Se riuscissimo ad anticipare di un mese la riapertura del Paese, grazie anche alla campagna di vaccinazione e alla politica prudente di contenimento delle prossime ore, sarebbe per tutti un risultato: sia per chi de ve riaprire bar o ristorante o stabilimento, sia per chi ci ascolta dai presidi sanitari».

Toti ha citato Papa Francesco, che la scorsa domenica ha affermato che quest’anno, rispetto allo scorso, le persone sono molto  meno scioccate ma più stremate: «Un po’ di passi avanti li abbiamo fatti, così come dobbiamo che, tuttavia, il sistema italiano ha funzionato meglio del tanto decantato sistema tedesco e della potente Francia, al di là delle Alpi Marittime, due Paesi che investono mediamente di più di noi sul sistema sanitario nazionale», ha detto il governatore.

«Questa azienda sanitaria, nella terza ondata, è stata la più colpita – ha sottolineato Toti – Per merito di tutti voi (rivolto agli operatori sanitari, ndr) non è stata un’ondata drammatica, anche se la provincia di Imperia, per la vicinanza con la Francia, ha forse subito le conseguenze più pesanti». Per quanto riguarda la Francia, Toti ha richiamato le parole del presidente Emmanuel Macron che ieri, in un discorso alla nazione, ha comunicato il nuovo lockdown in tutto il Paese per contenere i contagi di Covid-19 in crescita. «Avete sentito ieri dalle parole di Macron e dai provvedimenti presi, che la Francia sta vivendo una situazione certamente peggiore della nostra – ha dichiarato Toti – Un po’ per la permeabilità della frontiera, le abitudini di vita e la contiguità geografica del nostro territorio non ci aiuta da questo punto di vista».

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